Viaggio nell'Italia insolita e misteriosa
Aggiornamento: 2 giorni fa
L’invasione dei Babbi Natale/2
di Ivano Barbiero
Si conclude oggi, vigilia di Natale, come preannunciato [1], ma in un giorno diverso da quello abituale del sabato, la quarantatreesima tappa di Ivano Barbiero, che da due anni accompagna i lettori de La Porta di Vetro allo scoperta dei luoghi del mistero, delle leggende e dei miti in Italia.[2] Nel precedente appuntamento, Barbiero ha puntato i riflettori sulla tradizione in Italia dei Babbi Natale. Una tradizione che affonda le sue origini nel lontano IV secolo dopo Cristo attraverso la figura del vescovo Nicola di Myra, santo venerato dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, e che nella sua spiritualità (stravolta dal consumismo compulsivo contemporaneo) mirava a riportare nei cuori delle famiglie il senso della natalità, dell'arrivo del Salvatore sulla Terra, nella nascita del Bambin Gesù, vissuto con la gestualità e la generosità dei doni ai bambini portati da Babbo Natale. In questa ultima puntata del 2024 - la rubrica riprenderà sabato 11 gennaio dell'anno nuovo - la penna di Barbiero ci trasporta all'estero..., a scoprire come il Father Christmas è vissuto in tutto il mondo.
Sono numerose le tradizioni natalizie che toccano più continenti, alcune ricche di estrema originalità Tra queste c'è il SantaCon, un evento che si svolge in molte città degli Stati Uniti e in altre nazioni durante il periodo natalizio. Milioni di partecipanti si vestono da Babbo Natale e si radunano per fare una festa in strada, con molta musica, danze e bevande alcoliche. È una celebrazione informale e irriverente della festività.
Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, è ufficialmente la "casa" di Babbo Natale. Ogni anno, il Festival a lui dedicato attira migliaia di turisti da tutto il mondo. La città è addobbata con luci natalizie e con attività come la visita alla casa di Babbo Natale oltre alle slitte trainate da husky e safari con le renne.
In Giappone molte persone partecipano a eventi legati a questo personaggio. Basti pensare che nel 1875, a Tokio, fece la sua comparsa un Babbo Natale vestito da samurai e nel 1898 apparve il primo libro dei bambini che parlava di lui. Sebbene il Paese del Sol Levante non abbia una forte connessione religiosa con il Natale, la festa è diventata popolare soprattutto come evento commerciale e romantico, molte coppie si scambiano regali e si concedono una cena romantica. In particolare, durante la stagione natalizia, vengono organizzati eventi a tema Babbo Natale in grandi città. Sempre a Tokio, Santa Claus viene spesso rappresentato in contesti un po' stravaganti, mescolando tradizioni occidentali con quelle orientali. Un'altra festa curiosa è l'"Efímero Natale". Un aspetto curioso è che il cibo tradizionale natalizio è il pollo fritto, spesso acquistato da KFC, un fenomeno che risale agli anni '70 quando questa catena commerciale fece una campagna pubblicitaria di grande successo.
In Islanda, la tradizione di Babbo Natale è un po' diversa. I "Yule Lads" sono figure folkloristiche islandesi che, a differenza di Babbo Natale, sono 13 fratelli che visitano i bambini durante le 13 notti precedenti il Natale. Ogni Yule Lad ha una personalità e una tradizione unica. La capitale Reykjavik ospita eventi speciali per celebrare queste figure.
Kitchener, una città nell’Ontario, ospita una delle parate natalizie più antiche del Canada. Questa sfilata include migliaia di Babbi Natale che percorrono le strade, tra carri e spettacoli di luci.
Ogni anno, in diverse città dell’Australia, si tiene poi un evento dove i partecipanti, vestiti da Babbo Natale, si radunano per fare un giro in bicicletta. Questa manifestazione celebra lo spirito natalizio, ma spesso è anche un'occasione per raccogliere fondi per beneficenza.
La parata di Babbo Natale di Dublino, in Irlanda è una delle principali celebrazioni natalizie della città. Con enormi palloni a forma di Babbo Natale, carri decorati e musica natalizia, questa parata attraversa le strade della capitale irlandese, portando allegria e spirito festivo.
In Austria e in alcune zone della Germania, il 5 dicembre si celebra la "Krampuslauf", una parata in cui persone travestite da Krampus (una figura diabolica che accompagna San Nicola). Questi uomini mascherati percorrono le strade spaventando i passanti. È una tradizione che ha radici nella mitologia alpina.
In Catalogna (Spagna), la tradizione del "Caga Tió" è un'usanza molto simpatica. Un tronco di legno viene decorato con occhi, una bocca e un berretto rosso, e viene "nutrito" con dolcetti e frutta. Il giorno di Natale, i bambini "colpiscono" il tronco con bastoni mentre cantano una canzone, per far uscire i regali nascosti all'interno.
Ci sono molte altre tradizioni natalizie curiose in giro per il mondo, ma una delle più singolari è la festa di "La Noche de Rábanos" in Messico. Questa celebrazione si tiene il 23 dicembre a Oaxaca, dove le persone scolpiscono ravanelli in forme artistiche e creative, rappresentando scene natalizie o temi legati alla cultura locale. La festa ha origini risalenti al periodo coloniale, quando i contadini locali usavano i ravanelli per creare decorazioni e vendere prodotti agricoli, ma nel tempo è diventata una vera e propria manifestazione folkloristica, accompagnata da sfilate, musica e danze.
Come sia nata la figura di Babbo Natale è altrettanto curioso e pochi ci crederanno ma le origini sono turche e pugliesi. Difatti, la figura storica che ha dato ordine alla leggenda di Babbo Natale è quella di San Nicola, noto anche come San Nicola di Myra, (che è il Santo protettore della città di Bari e della Puglia). Questi era un vescovo cristiano vissuto tra il III e il IV secolo dopo Cristo nella regione della Licia, l’attuale Turchia. Ricordato come un uomo profondamente generoso e compassionevole, San Nicola dedicò la sua vita ad aiutare i poveri e i bisognosi, diventando protagonista di miti e racconti che, soprattutto in età medievale, contribuirono a diffondere il culto. San Nicola era noto per la sua generosità verso i bambini e per i miracoli attribuitegli. La sua festa, il 6 dicembre, veniva celebrata in molte parti d'Europa, dove San Nicola portava doni ai bambini.
Con il passare dei secoli, la figura del Santo Nicola ha finito per intrecciarsi con le tradizioni natalizie, soprattutto nei paesi del Nord Europa. Qui, con il nome di Sinterklaas o Santa Klaus, il Santo iniziò ad essere celebrato come un prodigioso portatore di doni che ogni 6 dicembre - giorno a lui dedicato - fa visita ai più piccoli lasciando regali e dolci tradizionali.
I coloni europei (soprattutto olandesi) portarono poi il culto di San Nicola oltreoceano, dando origine a una nuova tradizione che trasformò Santa Claus nel più anglosassone Father Christmas ("Papà Natale").
La tradizione del "Santa Claus" o "Sinterklaas" arrivò nei Paesi Bassi. La figura di Sinterklaas (che deriva da "Sint Nicolaas", ovvero San Nicola) veniva rappresentata come un vecchio uomo con una lunga barba bianca, vestito con vesti rosse, che portava regali ai bambini. Questa tradizione venne poi portata in America dai coloni olandesi nel XVII secolo, dove Sinterklaas si trasformò nel più conosciuto "Santa Claus".
La figura di Santa Claus subì una grande trasformazione a partire dal XIX secolo, grazie alla letteratura e alla cultura anglosassone. Nel 1823, un poema chiamato "A Visit from St. Nicholas" (più noto come "The Night Before Christmas"), scritto da Clement Clarke Moore, contribuì a definire molti degli aspetti moderni di Babbo Natale, come il suo abbigliamento rosso, la slitta trainata da renne e la visita ai bambini nella notte di Natale. Nei decenni successivi, diverse filastrocche e libri illustrati iniziarono a raffigurare questo giocondo personaggio con il classico vestito di pelliccia bianco e rosso con cui tutti immaginiamo il moderno Babbo Natale.
Tuttavia, fu solo nella prima metà del Novecento che Babbo Natale divenne un'icona globale. Gran parte del merito va attribuito alle efficacissime campagne pubblicitarie della Coca-Cola che, pur non inventando il moderno look (come molti continuano a pensare), tra gli anni '30 e '40 contribuirono a renderlo famoso nel mondo grazie alle illustrazioni dell'artista statunitense Haddon “Sunny” Sundblom.
In sintesi, Babbo Natale è il frutto di una fusione di leggende e tradizioni che vanno da San Nicola al folklore olandese, passando per la letteratura anglosassone, fino ad arrivare all'influenza dei media e della pubblicità del XX secolo. Con buona pace di tutti noi.
Note
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https://www.laportadivetro.com/post/viaggio-nell-italia-insolita-e-misteriosa-23;
https://www.laportadivetro.com/post/viaggio-nell-italia-insolita-e-misteriosa-21;
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