Una grande richiesta di Pace. La manifestazione ieri sera a Torino
Aggiornamento: 25 feb 2023
Guarda le foto*. Migliaia di persone ieri sera a Torino per la fiaccolata della Pace nell'anniversario del primo anno di guerra in Ucraina. Da piazza Borgo Dora a piazza Palazzo di Città, davanti al Municipio, il pacifismo è riuscito per un tempo apparso finalmente lunghissimo a sottrarsi alla vulgata dominante, a quell'autentico rullo compressore che ha deciso di ammaestrare le coscienze senza più il benché minimo rispetto del quinto comandamento "non uccidere" che ci dovrebbe accompagnare per l'intero percorso della nostra esistenza. All'opposto, le notizie che arrivano dagli Stati belligeranti, e resi pubblici dai movimenti pacifisti e degli obiettori di coscienza con grave rischio per la sicurezza fisica delle persone, sono angoscianti: in Russia, prosegue incessante il reclutamento di Putin che si estende nelle campagne più remote del Paese, costringendo giovani ignari di quanto sta accadendo in Ucraina a indossare la divisa. Ma non è migliore la situazione a Kiev dove il governo di Zelensky, sulla base della Legge marziale istituita dal 24 febbraio 2022, ha ordinato il fermo anche per le strade di uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni per indirizzarli nelle caserme e assegnarli al fronte dopo un sommario addestramento. Il peggio si registra poi in Bielorussia, dove il dittatore Lukashenko ha emanato una legge repressiva che contempla anche la pena di morte per i renitenti alla leva e per gli obiettori di coscienza.
Chi crede nella pace e nella convivenza civile non ha più alternative: deve costruire un'immensa rete di relazioni per rompere questa gabbia metafisica del pensiero a senso unico che scoraggia la riflessione e l'avvicinamento tra le parti con cui premere su decisioni unidirezionali dei Potenti che concedono oramai in nome di principi e valori che stridono con la stessa evoluzione umana... un'unica possibilità: quella dell'autodistruzione.
* Le foto sono state gentilmente concesse da Germana Buffetti e Luciano Bassignana
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