Un "sogno"... si realizza: partono i lavori in piazza Baldissera
- Pierino Crema
- 21 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 21 feb

Saranno in molti, se non moltissimi, o torinesi ad esclamare un "finalmente!", nell'apprendere la notizia che il 1° marzo partiranno i lavori per modificare l'assetto di piazza Baldissera, luogo di mega ingorghi del traffico negli orari di punta con accompagnamento di feroci polemiche e discussioni per la rotonda al fondo di corso principe Eugenio, incrocio via Cecchi, corso Vigevano, corso Venezia, via Stradella e corso Mortara. Ricordiamo, con una spolverata alla memoria, che la rotonda è sorta dalla demolizione all'inizio degli anni Duemila della storica stazione Dora e della sopraelevata che collegava corso Vigevano con Corso Mortara. Una scelta tutt'altro che peregrina al netto dei contrasti pur giustificati, che ha permesso di realizzare il passante ferroviario e di costruire ex novo il Parco Dora e in ultimo il sottopasso Donat Cattin che collega corso Mortara-via Livorno con corso Potenza, permettendo così il risanamento di una enorme area che occupava nel Novecento uno dei cuori pulsanti della industria torinese, dalle acciaierie, targate nei decenni con nomi diversi (Teksid, Ferriere), alle Officine Savigliano.
Nel progetto originario delle giunte di centrosinistra versione Chiamparino e Fassino, cioè dal 2001 al 2016, era previsto un sottopassaggio che doveva collegare corso Vigevano con corso Mortara, la cui realizzazione aveva un costo di circa 30 milioni di euro. Progetto bocciato dalla Giunta Cinquestelle della sindaca Chiara Appendino, un'errore di valutazione di quell'amministrazione che si è rivelato purtroppo un boomerang per la città. Infatti, riproporre oggi lo stesso progetto vorrebbe dire spendere oltre 70 milioni di euro.

Per questo motivo la giunta Lo Russo ha scelto una soluzione di minore impatto economico del valore di circa 7,5 milioni di euro che prevede nell’arco di 13-14 mesi questi interventi:
- superamento della rotonda e ripristino del traffico tranviario della linea 10 che tornerà ad essere gestita solo su rotaia senza cambi intermedi (oggi bus da via Massari a porta Susa (piazza XVIII Dicembre) e poi cambio e tram fino a Mirafiori);
- regolazione degli attraversamenti e del traffico un sistema semaforico intelligente che regolerà gli attraversamenti degli autoveicoli, dei pedoni e di tutta la mobilità cosiddetta dolce (ciclisti, monopattini etc); tale sistema sarà gestito dalla società 5T che adeguerà i tempi dei semafori in base all’intensità del traffico;
- le aree di cantiere non interromperanno il traffico sulla rotonda, che comunque avrà delle riduzioni nei viali di accesso; ci sarà una possibile interruzione per l’accesso a via Stradella nella fase di sistemazione del sistema tranviario che verrà rinnovato;
- la pavimentazione sarà drenante e visto il recupero di spazi dall’attuale rotonda (diametro superiore ai 120 metri), verranno inseriti degli elementi di arredo urbano e di verde (nell'immagine in alto, è rappresentata la fase ultima del progetto).
I tempi previsti, salvo problemi legati a fattori esterni sono di circa 400 giorni.
Come consiglio comunale di Torino abbiamo seguito le diverse fasi del progetto dagli studi preliminari al progetto che si sta attuando. Lo studio preliminare era stato fatto rilevando sul posto, nelle ore di punta i passaggi di auto, pedoni, ciclisti e altri mezzi verificando in loco i momenti e i punti critici. Lo studio, a nostro giudizio, ha mostrato elementi positivi per la soluzione del problema. Questo ovviamente non eliminerà in misura definitiva code o rallentamenti, ma nulla di paragonabile alle interminabili code odierne nella paralisi di piazza Antonio Baldissera, comandante dell'Esercito in Eritrea dopo la disfatta di Adua nel 1896, Senatore del Regno.
*Consigliere comunale Pd
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