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"Un patto per il lavoro": nuova iniziativa della maggioranza di centro sinistra a Torino

di Pierino Crema


Oggi, venerdì 7 marzo, ho presentato insieme con i consiglieri Claudio Cerrato, Tiziana Ciampolini, Simone Fissolo, Sara Diena, Silvio Viale ed Elena Apollonio, capigruppo della maggioranza, la proposta di mozione "Il sistema industriale torinese tra crisi ed eccellenze, ruolo della città". Si tratta di un lavoro che riassume tre mesi di audizioni di tutte le parti sociali, dai sindacati alle imprese, agli artigiani, alle cooperative, ai commercianti, all'Assessorato al lavoro della Città di Torino a centri studi. Nel mese di ottobre c'è stata anche l'audizione del sindaco Stefano Lo Russo che, oltre aver espresso le valutazioni della Città sulla situazione Stellantis, ha presentato alla Commissione un rapporto del Politecnico su "Elettrificazione dei trasporti su strada in Italia: stato dell'arte e prospettive".

Il risultato è una lettura condivisa della crisi che il nostro sistema produttivo sta attraversando e vede il tentativo di individuare quali sono i settori che possono permettere una ripresa. Ricordiamo che l'area metropolitana di Torino registrava nel 2023 un numero di occupati pari a 911.000 contro i 955.000 del 2008.

Nelle diverse audizioni, come si è avuto modo di constatare, si è superato (e mi auguro definitivamente) la contrapposizione tra industria, terziario, turismo ed enogastronomia abbinati ai grandi eventi, poiché o la città tenie insieme tutte le realtà o si rischia di non avere un futuro che veda il nostro territorio uscire dalla crisi che lo attraversa. Del resto, il confronto con le parti sociali è stato lungo e articolato con punti di vista anche diversi sulle singole questioni, ma che convergevano su un giudizio piuttosto impietoso: la realtà di Torino e del Piemonte vede una situazione della produzione industriale sostanzialmente ferma o in fase di ridimensionamento, con delle punte di eccellenza e di crescita (vedi settore aereo spaziale) che però non compensano la crisi in atto nell'automotive, a partire dalla crisi produttiva dello stabilimento di Mirafiori e dell'intero indotto.

Di qui, la necessità urgente di rilanciare la manifattura torinese, anche attraverso la produzione di nuovi modelli di auto che rispondano alla direzione di sostituire parte del parco mezzi con modelli più sostenibili, contestualmente ad un rilancio produttivo di Mirafiori, unica soluzione che potrebbe permettere all'indotto di uscire da una crisi che non è solo locale, ma riguarda tutti i Paesi produttori di automobili a partire dalla Germania e dalla Francia. In questo contesto, è indispensabile che Stellantis - uno dei punti centrali della mozione - si doti di un piano industriale che preveda a livello nazionale un significativo aumento delle auto prodotte con particolare attenzione ai processi di riconversione ecologica in corso e per Mirafiori un recupero di produzione anche con la produzione di nuovi modelli. La prospettiva della produzione dell'auto ibrida è importante, ma temiamo non sufficiente.

Infine, nel lavoro si è provato ad indicare le questioni che rientrano nelle competenze della città e a indicare un percorso che coinvolga tutte le parti sociali. Nasce da ciò l'idea del Patto per il lavoro che abbiamo cercato di condividere anche con le minoranze o una parte delle stesse presentando il documento oltre un mese fa, con la speranza di ricevere un contributo nella fase di stesura. Speranza rimasta lettera morta. A questo punto vedremo nel corso della discussione che si terrà in Consiglio Comunale.


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