Un libro per voi: "Quarantamila"
Aggiornamento: 26 mar 2023
di Vice
Il 14 ottobre del 1980, la Marcia dei Quarantamila, operai, impiegati, quadri della Fiat, diventò numericamente impressionante mano mano che il corteo mordeva l'asfalto del centro di Torino, e politicamente enorme all'impatto mediatico. E nello stesso giorno, fu in grado di rovesciare qualunque la prospettiva d'uscita dalla crisi aziendale che non fosse quella dei vertici Fiat di corso Marconi. Del resto, il sindacato di categoria - l'allora Flm - con il suo stato di sciopero permanente, aveva messo in aspettativa ogni ipotesi del dialogo che non fosse subordinata al ritiro dei licenziamenti avanzati dall'azienda. Un muro contro muro.
Trentacinque giorni di lotte o di violazione del diritto al lavoro, a seconda dei punti di vista, furono cancellati ed entrarono nella storia come l'orizzonte temporale di una grande e dolorosa sconfitta sindacale che avrebbe sconvolto, almeno a Torino, i rapporti di forza tra movimento operaio e padronato. Una sconfitta che avrebbe fatto riemergere rapidamente il potere in fabbrica senza più vincoli della Fiat, una società che cominciava a mostrare le sue rughe e alla quale Cesare Romiti avrebbe offerto per l'intero decennio un abile lifting finanziario per la gioia dei suoi grandi e piccoli azionisti.
Di ciò parla in forma romanzata il libro "Quarantamila" di Cristiano Ferrarese (edito da Scritturapura) che riporta sul palcoscenico della storia personaggi e protagonista di un epoca che si è dissolta, esattamente come la presenza Fiat a Torino, affidandone la narrazione a Josif, un lavoratore-studente che lavora a Mirafiori e del padre occupato alle "Mirafiori Presse", in quello stesso reparto il cui striscione sarà uno dei più visibili e fotografati in via Roma, durante la marcia. Non anticipiamo il finale perché se è noto nelle sue linee generali, la speranza invece fa capolino per Josif, fiducioso che i suoi ideali potranno trovare una nuova patria di elezione.
Il Convegno agli Artigianelli di Torino
Lo spunto per una recensione su un argomento che non è stato ancora del tutto metabolizzato da chi fu protagonista di quei lontani giorni, arriva dalla cronaca di oggi, da un convegno dal titolo emblematico: "Le piazza che hanno cambiato la Storia: dalla marcia dei 40.000 alla piazza della Tav". Alle 17, 30 se ne discute alla Sala Idee degli Artigianelli in corso Palestro 14 a Torino. A discutere sono chiamati Mino Giachino, già sottosegretario ai trasporti in un governo Berlusconi, e principale ispiratore del Movimento Sì Tav, Sì Lavoro che diede corpo ad una grande mobilitazione di piazza il 10 novembre del 2018, il presidente del "Centro Pannunzio" Pier Franco Quaglieni e del giornalista Paolo Griseri. A moderare Francesco Rossa, giornalista di Civico20News.
Comments