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a cura di Piera Egidi Bouchard

Un libro per voi: "Il tempo dell'incanto", un viaggio nelle emozioni di ieri e di oggi

Aggiornamento: 7 dic

a cura di Piera Egidi Bouchard


Un titolo evocativo, questo del romanzo di Barbara Beneforti, “Il tempo dell’incanto”[1]. L’incanto della giovinezza, contemplata nei ricordi e nei confronti  coi giovani di oggi (“Sembrano felici davvero, anche se poi il mondo non l’abbiamo cambiato e glielo abbiamo consegnato peggio di prima. Ma loro al futuro non ci pensano, non hanno lo sguardo fisso al domani, non sono pieni di aspettative come noi. Per noi il futuro era infinito”).

La protagonista, Diana, ormai settantenne, dopo la perdita del proprio compagno Valter, si rifugia nella vecchia casa dei nonni, al paese avito, e lì poco per volta ricorda persone, amori (soprattutto Luc, il giornalista e fotografo francese, impegnato nelle battaglie del movimento del ‘68, incontrato nelle prime manifestazioni per il Vietnam e sempre amato, nonostante l’improvviso abbandono) rievocando situazioni, letture, canzoni.

Si snoda così un percorso di vita in cui il lettore di quell’età  - e in particolare una lettrice - potrà attraversare il proprio “romanzo di formazione”, nelle vicende della protagonista e di altre due ragazze, la cugina Nora e  l’amica Chira, che avranno vite diverse, ma che sapranno ritrovarsi ad ogni snodo con la spontaneità affettiva che sola un’adolescenza condivisa mantiene. E ci sono i fatti storici, citati nello sfondo, come la bomba di piazza Fontana e l’inizio della strategia della tensione: qui Chira inizia a ritagliare fotografie e articoli per i suoi personali dossier, i suoi “registri delle catastrofi” che a parer suo spiegano tutto, mentre per Diana c’è solo la nebbia dello sconforto ("Non ho mai più dimenticato la sensazione di vivere in un Paese sbagliato, dove accadono cose terribili, dove i colpevoli non si trovano mai e ci si accanisce contro i più fragili").

E c’è la nascita del femminismo (“Lottavamo per noi stesse, per salvarci dall’unica cosa in tutto questo sommovimento che ci terrorizzava davvero: la possibilità di diventare come le nostre mamme e le nostre nonne.”). La militanza continua, estendendosi alla scuola, dove la  protagonista insegna, e poi alle lotte a fianco della classe operaia: in un’iniziativa sindacale a seguito di un’incidente in una fabbrica le tre amiche si ritrovano, ma  “alla fine dovettero aspettare di diventare vecchie per ritrovarsi davvero”. Sempre sullo sfondo, c’è l’orizzonte della Resistenza, a cui il nonno Cesare aveva partecipato, lì, sulle zone circostanti della “Linea Gotica”, diventando l’interlocutore preferito del giovane Luc. Ma, poi c’è il terrorismo, che segna anche un distanziamento con il sempre amato Luc, che frequenta ambienti violenti, e poi improvvisamente scompare...

La solidarietà femminile si manifesta anche nell’insolita iniziativa di accudimento di tre vegliarde del paesino, memori della nonna di Diana, che, accortesi di una grave depressione che la tiene rinchiusa, riescono a farla riprendere, e ad accettare in un nuovo lavoro  il contatto con la gente.

Il romanzo alterna capitoli di passato e presente, ricordi e riflessioni, pagine raccontate in terza persona e altre in prima, che contengono il dialogo della protagonista con sé stessa. La società cambia, anche nel piccolo paese arrivano gli emigrati dal resto del mondo, e i primi sono gli albanesi.

Le supposizioni sulla amara scomparsa di Luc forse hanno una spiegazione, e le ormai settantenni sempre amiche sviluppano un imprevisto itinerario nel giallo, che le porterà a una scoperta sbalorditiva . “Il fatto è che noi donne ci lasciamo commuovere dagli uomini che amiamo, troviamo sempre qualche scusa per dar loro ragione.” – osserva la protagonista. Diana si trova così a dover scegliere tra un amore che le ha riempito – e poi svuotato -  la vita, e  la se stessa di ora, ricostruita in una propria identità del presente, certo non sfavillante, ma saggia e terrena, perché sorta dal confronto-scontro con illusioni e delusioni. Cosa sceglierà?


Note

[1] Barbara Beneforti, Il tempo dell’incanto, Tralerighe libri editore, 2023

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