ULTIMA ORA. Scontri al confine tra Libano e Israele
Aggiornamento: 22 nov 2023
Le forze armate israeliane sono ora impegnate su più fronti. Alcune ore fa, mentre suonavano le sirene d'allarme in tutta la parte nord del Paese, al confine settentrionale con il Libano si registrava un violento conflitto a fuoco tra l'IDF e gruppi di militanti di organizzazioni palestinesi. Dalle basi aeroportuali, è partito l'ordine ai piloti di elicotteri da combattimento di alzarsi in volo e dare assistenza alle truppe di terra. Altri elicotteri hanno attaccato obiettivi di Hezbollah in Libano. La situazione è incandescente. Attorno alle 17 (le 16 ora italiana) sono suonate le sirene d'allarme anche a Gerusalemme.
Immediato il nuovo raid dell'aeronautica militare con elicotteri d'attacco AH-64 Apache che hanno bombardato basi di Hamas con cannoni da 30 mm e missili Hellfire. Armi che Israele ha richiesto agli Stati Uniti insieme a un nuovo stock di intercettori Iron Dome, bombe guidate avanzate del tipo SDB, munizioni e una maggiore cooperazione di intelligence, in previsione di una ulteriore escalation del conflitto.
Intanto, è salito a 800 il numero delle vittime in Israele (tra cui numerosi ufficiali dell'esercito), mentre il ministro della difesa di Tel Aviv, Yoav Galant, al termine di una riunione con il comando sud di Beersheba, ha annunciato con parole che scaveranno un ulteriore fossato tra israeliani e palestinesi, l'assedio totale della città di Gaza, che sarà privata dell'elettricità, di cibo e di benzina. L'obiettivo è quello di eliminare i gruppi di Hamas da cui partono i missili verso Israele e chiunque fiancheggi il movimento.
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