Torino: "la burocrazia umilia ogni giorno i cittadini stranieri"
Riceviamo e pubblichiamo
La situazione di corso Verona, dove ogni giorno centinaia di cittadini stranieri sono costretti a lunghe attese al freddo per il rinnovo di semplici pratiche amministrative, rappresenta un’umiliazione non solo per chi vi lavora, ma soprattutto per chi si trova a chiedere un diritto basilare: l’accesso a un documento di soggiorno.
Quello che dovrebbe essere il primo punto di incontro tra lo Stato italiano e i cittadini stranieri si trasforma, invece, in una situazione inaccettabile e disumanizzante. È evidente che serve un cambio di mentalità, perché la responsabilità di questa condizione non è solo delle istituzioni locali, ma di tutti, a partire dal governo nazionale.
In questo contesto, riteniamo fondamentale dare concretezza alla proposta avanzata dall’onorevole Ouidad Bakkali, che ha sottolineato l’urgenza di destinare risorse adeguate per semplificare le procedure amministrative e migliorare i servizi dedicati ai cittadini stranieri. Solo così sarà possibile rendere meno difficili le vite di chi chiede semplicemente di accedere ai propri diritti.
Il 30 settembre scorso, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato l’atto del Partito Democratico “Rimuovere gli ostacoli burocratici, avviando sperimentazione presso gli uffici comunali per il rinnovo dei permessi di soggiorno per motivi familiari e potenziare gli Uffici Immigrazione delle Questure”. Dopo Torino, hanno approvato l’atto i Consigli Comunali di Napoli, Verona e Bologna, oltre a moltissime città con popolazioni superiori a 15.000 abitanti, tra cui Settimo Torinese, Ivrea, Rivalta, Grugliasco e San Mauro. Nel corso di questo mese, Chieri, Chivasso e Pinerolo dovrebbero votare l’atto. A livello regionale, città come Novara, Alessandria e Alba hanno già espresso il loro supporto.
A novembre, il 20, durante l’assemblea ANCI, è stata consegnata una lettera al presidente nazionale dell’associazione, mentre il 26 novembre il Parlamento ha approvato all’unanimità una proposta del Partito Democratico per potenziare gli Uffici Immigrazione delle Questure.
Chiediamo, inoltre, che si attuino i punti approvati dalla mozione a prima firma Ahmed Abdullahi, presentata e approvata nel mese di settembre scorso, nella quale si suggerivano alle autorità competenti le soluzioni necessarie per affrontare e risolvere questo annoso problema. Tra queste, è prioritario il decentramento delle pratiche, considerato che l’ufficio di corso Verona 4 gestisce le pratiche per tutti i cittadini stranieri residenti in 312 comuni della provincia di Torino.
Il Comune di Torino, da sempre impegnato nel contrasto a ogni forma di intolleranza e discriminazione, tramite il Vice Presidente ANCI Piemonte con deleghe alle politiche per l’integrazione ha rinnovato l’appello all’ANCI e al Governo nazionale affinché si intervenga con misure concrete e immediate. Non possiamo permettere che la burocrazia diventi un ulteriore strumento di esclusione e sofferenza.
Claudio Cerrato – Capogruppo Partito Democratico, Comune di Torino
Ahmed Abdullahi – Presidente della Commissione “Contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, Comune di Torino
Vincenzo Camarda – Presidente della Commissione Sanità e Servizi Sociali, Comune di Torino
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