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Torino, in concerto l'apertura del Festival dell'Accoglienza

Si inaugura ufficialmente stasera alle 20,30 Il Festival dell’Accoglienza.[1] Ad aprire un cammino di incontri e scoperte che durerà fino al 31 ottobre, saranno le note dell’Orchestra Istituto Magnificat nella Chiesa della Madonna del Carmine (via del Carmine 3, Torino). Sul palco, per il concerto “Dissonanze in accordo”, giovani musicisti cristiani, musulmani ed ebrei provenienti dalla Terrasanta, con background culturali, religiosi e linguistici diversi, ma accomunati dal linguaggio della musica e dell’armonia.

Giunto alle sua quarta edizione, il Festival presenta, come è stato detto ieri, venerdì 13 settembre, oltre 100 eventi con 150 ospiti nazionali e internazionali, per offrire la possibilità di riflettere intorno al senso dell'accoglienza in tutte le sue sfumature, perché il verbo “accogliere”, può essere declinato attraverso i temi dell’inclusione e della multiculturalità. Di qui le testimonianze di coloro che hanno vissuto e vivono «l’accoglienza» nel loro quotidiano, quali attivisti, scrittori, giornalisti, filosofi, artisti, ricercatori, docenti, i volontari e le volontarie delle realtà accoglienti torinesi.

«Si tratta di un festival di comunità – racconta il curatore Sergio Durando – che si è arricchito quest’anno anche grazie alla collaborazione di nuovi territori e di nuove realtà associative e istituzionali. Un festival che si sviluppa in un periodo in cui crescono la chiusura, le guerre, i fenomeni di caporalato e di sfruttamento. Il filo conduttore di molti incontri sarà l’esperienza della convivenza e l’impegno per la pace, la trasformazione creativa dei conflitti, attraverso la testimonianza privilegiata di coloro che si mettono in gioco in prima persona».

Del resto, il festival intende soprattutto trasmettere, attraverso il suo programma di incontri ed eventi, un messaggio di pace contro i conflitti, portando all’attenzione del pubblico anche racconti positivi, esperienze di convivenza possibile in un mondo divorato dalle guerre, che possa porre le basi per un cammino da fare insieme e che non lasci indietro nessuno.
Il festival proporrà numerosi appuntamenti e occasioni di riflessione, in particolare intorno ad alcune date significative, quali la 110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (29 settembre), la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (3 ottobre) – durante la quale verranno accese delle luci in varie sedi tra Torino, Chieri, Rivoli, Pinerolo, Asti, Alessandria e Vercelli – la Giornata Europa contro la Tratta di Esseri Umani (18 ottobre) e la Giornata Missionaria Mondiale (20 ottobre) che andranno ad inserirsi tra gli eventi della sezione "Ricerca di senso" dedicata al tema dell’edizione 2024. Tra questi, sarà particolarmente significativo l’incontro del 25 settembre a Palazzo Barolo alle ore 20.30 con Padre Alejandro Solalinde, sacerdote messicano tra i più importanti difensori dei migranti in Messico, responsabile di un centro di accoglienza a Ixtepec, città nel sud del Paese, nel quale ogni anno transitano 20 mila migranti.
Al festival partecipa anche La Porta di Vetro con l'iniziativa del 23 settembre "Montagne terre mobili: le migrazioni e le Alpi piemontesi", su cui dialogheranno Gabriele Garbolino Rù, scultore e autore dell’opera “Grano nuovo” esposta nel Giardino della Magnolia, Alberto Tazzetti, presidente Associazione amici del Museo civico di Usseglio, Michele Ruggiero, giornalista e presidente dell’Associazione La Porta di Vetro,  Maurizio Dematteis, direttore dell’associazione Dislivelli;  Sofia Gallo, scrittrice; Valter Giuliano, giornalista. A moderare l'incontro la giornalista Laura de Donato.
La scultura “Grano nuovo” di Gabriele Garbolino Rù, socio della Porta di Vetro, interpreta i temi del dover partire, dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso alcune parole incise sul basamento in lingue diverse, come lette o scritte da una bimba accovacciata, simbolo di speranza nel futuro.


Note

[1] L’iniziativa è curata e organizzata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti, in collaborazione con Fondazione Migrantes e Opera Barolo, realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT. Il programma completo in https://festivalaccoglienzatorino.it/events/

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