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Giorgio Bertola

Storia del Movimento5Stelle-7 La morte di Gianroberto Casaleggio

di Giorgio Bertola


Settima puntata della storia del Movimento 5 Stelle scritta da Giorgio Bertola, consigliere regionale del Piemonte (Gruppo misto-Europa Verde), uno dei fondatori di quest'esperienza politica a Torino le cui vicende entrano a far parte della scena politica italiana nel 2009. Gli appuntamenti ogni martedì e venerdì della settimana.


Nel luglio 2015 viene lanciata la nuova versione dello strumento di partecipazione online del M5S[1]. La nuova piattaforma si chiama Rousseau, e comprende una serie di nuove funzioni per votare le proposte di legge inserite dagli iscritti e dai rappresentanti nelle assemblee legislative, oltre che una sezione dedicata all’e-learning per i neo-eletti, ci torneremo nel prossimo capitolo. Qualche mese dopo Beppe Grillo decide di mettere ai voti la decisione di togliere il suo nome dal simbolo del M5S. Gli iscritti decideranno di approvare il simbolo con il riferimento al sito web del M5S anziché a quello del blog di Grillo[2]. Nel frattempo vengono scelti i candidati alla carica di sindaco per le elezioni ammnistrative del 2016 a Roma e Torino: nel primo caso la spunta Virginia Raggi, con una votazione online, mentre per il capoluogo piemontese viene scelta Chiara Appendino, con un voto interno all’assemblea degli attivisti.

Il 12 aprile 2016 muore Gianroberto Casaleggio, da tempo malato. Il take dell'agenzia Ansa riporta gli anni e il luogo della sua morte: "Aveva 61 anni ed è spirato in una camera di degenza dell'istituto Scientifico Auxologico di Milano, in via Mosé Bianchi, dove era ricoverato da almeno due settimane con un nome diverso da quello reale per tutelare la privacy". Pochi giorni prima aveva scritto sul blog di Grillo: "Non ci sono capi e l'unico leader riconosciuto sono i cittadini che fanno parte della comunità del M5S. Siamo una comunità che si autodetermina in Rete e gli strumenti a nostra disposizione evolvono ogni giorno". E Grillo scrive: "Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all'ultimo". Nel post figura anche un passaggio della lettera al Corsera: "Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive".

Da quel momento ad affiancare Grillo alla guida del M5S sarà il figlio del co-fondatore, Davide Casaleggio. Le elezioni amministrative dello stesso anno fanno registrare un vero e proprio trionfo: il M5S conquista 4 comuni al primo turno e altri 19 (su 20) al ballottaggio[3]. I risultati più importanti sono i successi storici a Roma e Torino, dove Virginia Raggi e Chiara Appendino sconfiggono al ballottaggio i candidati di centrosinistra. Un risultato che il M5S non riuscirà a ripetere l’anno successivo, quando subirà un calo nei consensi e riuscirà ad eleggere solo otto sindaci.

 

Note


[1] https://beppegrillo.it/rousseau/, consultato il 9 dicembre 2022.

[2] https://beppegrillo.it/il-nuovo-simbolo-del-m5s/, consultato il 9 dicembre 2022.



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