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La Porta di Vetro

Ritorna a Chivasso "Città ferite", cronaca degli Anni di piombo

A volte ritornano... ed è una presenza significativa nel quadro di iniziative per la memoria storica del nostro Paese: a ritornare è "Città ferite", mostra fotografica sul terrorismo nel Torinese, riproposta a Chivasso (inaugurazione domani 21 novembre alle 18), dopo essere stata realizzata a Rivoli nel dicembre del 2022.[1] La mostra è l'evoluzione di "Città ferita, 11 dicembre 1979",[2] curata da Tiziana Bonomo con la supervisione di Michele Ruggiero e promossa dalla Porta di Vetro con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte nel marzo del 2022 alla Biblioteca Nazionale di Torino.

L'idea di dare alla mostra una suo tratto itinerante dunque è diventata realtà: Torino, Rivoli, Chivasso, dove oggi a Palazzo Einaudi sono cominciati i lavori di allestimento.

E se Torino ha fatto baricentro al tragico assalto terroristico alla Scuola di Amministrazione aziendale dell'11 dicembre 1979, se i pannelli fotografici di Rivoli hanno preso l'abbrivio da una delle prime "gambizzazioni" ai danni di un dirigente aziendale (Enrico Boffa, all'epoca quarantunenne, era l'ottobre del 1975, direttore del personale della multinazionale americana Singer), la memoria a Chivasso ruota attorno alla grande fabbrica, simbolo di quell'area, la Lancia, costruita sul finire degli anni Cinquanta, chiusa nel primo scorcio degli anni Novanta.

Partner dell'iniziativa chivassese (a Rivoli fu l'Unitre con la partecipazione dell'amministrazione comunale) sono l'Anpi e l'Unitre locali, insieme al Comune, in primis il sindaco Claudio Castello e l'assessore alla cultura Gianluca Vitale.

Immagini, testi e pannelli della mostra, che andrà avanti fino al 12 dicembre, restituiscono la cronaca di quegli anni sanguinosi e controversi, in cui il Paese viveva l'incubo del terrorismo di matrice "rossa" e neofascista: un combinato disposto che mescolava esasperazioni ideologiche nel nome della lotta alle diseguaglianze e alla giustizia equa e tentativi di destabilizzare l'istituto democratico con omicidi e attentati a magistrati, rappresentanti delle forze dell'ordine, politici, giornalisti, lavoratori e militanti di partiti e sindacati.

Quattro le sezioni dedicate a Torino: l’Assedio, gli Attentati, il Dolore, l’Attacco. La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta dal martedì al venerdì ore 16-19 e sabato e domenica ore 10 – 13 e 16 – 19. Lunedì chiuso.


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