Punture di spillo: What a MES... Le giravolte della presidente Meloni
Aggiornamento: 20 gen 2023
a cura di Pietro Terna
Uno dei miei 26 lettori – non sono pochi, uno in più di quelli cui si rivolge Manzoni nei Promessi Sposi (e mi auguro destinati a aumentare con il periodico cambio d'immagine a lato) – , lo stesso che mi biasima quando son troppo polemico, mi ha chiesto di scrivere ancora del MES. What a MES[1], allora, giocando su what a mess che, per ChatGPT,[2] con grande delicatezza, «significa che qualcosa è in uno stato caotico o disordinato».
Modifiche e consolidamento del nostro debito pubblico
In effetti le nostre mosse sull’argomento sono assai disordinate. Nello spillo del 12 gennaio[3] coglievo, da voci ben più autorevoli della mia e con l’ombra di una super-autorevole, l’idea di scambiare l’approvazione delle modifiche al MES con il consolidamento del nostro debito pubblico in mano alla BCE. Il MES – che per molti, e non del tutto a torto, invece di essere un fondo per prestiti in situazioni di emergenza è uno spauracchio che raffigura ingerenze nordiche nei fatti nostrani – per statuto può emettere debito pubblico europeo
Potrebbe finanziare in quel modo l’acquisto dei nostri titoli (e non solo dei nostri: è molto grande il pacchetto tedesco) dalla Banca centrale detenuti dalla BCE e che gli intransigenti tedeschi pretendono siano venduti. Lo scrivo per coloro che sono terrorizzati dalla massa monetaria creata per far fronte all’emergenza pandemica: rientrerebbe così la moneta creata per acquistare quei titoli, moneta che sparirebbe in un giro di scritture contabili opposto a quello che l’ha prodotta.
Scambiare allora il sì al MES con l’addomesticamento del nostro debito? Si direbbe di no. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha improvvisamente cambiato idea, dicendosi a favore dell’approvazione italiana alle modificazioni di quel trattato. In cambio: elasticità sul PNRR. Paolo Gentiloni, il commissario europeo per gli affari economici e monetari del gabinetto von der Leyen, già nostro Presidente del consiglio, dal suo punto di vista ha tirato un sospiro di sollievo[4]; ci mancherebbe, ma intanto rischiamo di perdere una grande occasione per essere al centro del dibattito europeo. Lo scambio con una revisione del PNRR,[5] allentando già ora i vincoli e le scadenze delle realizzazioni e delle riforme, non convince. Sin dall’inizio il realismo di qualche correzione è nelle aspettative di tutti i paesi contraenti europei, ma se si inizia troppo presto a parlarne l’impegno di tutti si allenta e la profezia dei ritardi si auto avvera.
I propositi di von der Leyen a Davos
Oltre al dossier sul debito pubblico da consolidare facendolo acquistare dal MES (mi riferisco sempre al mio spillo del 12 scorso), un altro grande capitolo che potrebbe far parte del nostro negoziato al tavolo europeo è quello degli aiuti all’industria, certo ammantati di verde e di ambiente. Sono utilissimi alla Germania, che fa mostra di rifiutarli, come può essere molto utile a quel paese il MES esteso alle crisi bancarie.
Nel secondo giorno del Forum[6] di Davos, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha lanciato[7] un Piano industriale per il Green Deal: “Aiuti di Stato limitati, dobbiamo aumentare i finanziamenti Ue”. Il primo giorno era invece trascorso ad ascoltare le malinconie dei capi economisti delle grandi imprese, che prevedono sempre il peggio.
Quella della presidente è una risposta alla posizione degli Stati Uniti che, per dare sicurezza alle loro catene di fornitura, vogliono riavvicinare gli stabilimenti, ad esempio in Messico o ancora meglio in casa. Ho già trattato[8] delle "filosofie commerciali" dei padroni del vapore e un altro dei 26 lettori mi ha scritto che non è necessario essere economisti per capire che la globalizzazione è una tragedia. Il punto non è quello, è una tragedia o no, conta come si comporta chi va produrre all’estero. Se non comperiamo tutti da tutti, anche aumentando il valore prodotto da ciascuno, il disastro mondiale[9] che ci travolgerà sarà immenso.
Gli Stati Uniti finanzieranno le loro imprese e l’Europa rischia di non poter replicare. A opporsi sono agli aiuti alle imprese di casa sono stati immediatamente Germania e Olanda. La Germania fa finta di rifiutarsi, come nel caso del consolidamento del debito: il suo sistema industriale beneficerebbe grandemente degli aiuti in discussione. E von der Leyen è tedesca… ministro con Angela Merkel per 14 anni.
La "solitudine" del ministro Valditara al Forum...
È una enorme partita da giocare, con una rete di alleanze. Non sopravvaluto Davos, dove abbiamo mandato, solo soletto, il ministro Valditara. Lo immagino occupatissimo a giocare con ChatGPT per decidere che cosa dire, e come, a studenti e insegnanti. Non sopravvaluto il Forum e anzi un po’ mi piace che evitiamo di finanziare quell’incontro tra personaggi di varia provenienza, ma tutti dotati di jet privato, che strapagano per incontrare i loro simili, tutti pervasi dal timore di non esserci. Mi piace un po’ meno se non ci andiamo perché disturbati dai sentori di complottismo che la destra (e i 5 Stelle) annusano intorno a quegli eventi. Ancora meno, se non ci andiamo perché li si è nudi, senza sherpa e “consigliori”.
In ogni caso, i dossier sono quelli ed essere distratti è una pessima cosa; anzi: un grande mess. Chiediamo aiuto alla musica, con uno dei primi successi di Ray Charles, con[10] Mess around. Risale al 1953 ed è stato scritto da Ahmet Ertegun, storico boss dell'Atlantic Records (non è farina del mio sacco, ma del super consulente degli spilli). Ho tradotto una delle strofe[11] chiedendo a ChatGPT di usare un linguaggio pudico:
Adesso questa band suonerà dalle 9 alle 1
Tutti qui avranno divertimento
Facciamo qualcosa di divertente
Ah, facciamo qualcosa di divertente
Loro fanno qualcosa di divertente
Tutti facciamo qualcosa di divertente
Uhm, divertente, ma non molto realistico per la nostra situazione
[1] Il copyright sul gioco di parole spetta a https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/fondo-salva-stati-what-mes-24538 [2] https://www.laportadivetro.com/post/punture-di-spillo-un-passo-alla-volta-arriverà-l-intelligenza-artificiale-consapevole [3] https://www.laportadivetro.com/post/punture-di-spillo-questo-mes-non-s-ha-da-fare [4] https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2023/01/16/gentiloni-fiducioso-su-ratifica-del-mes-anche-da-italia_d170692f-e691-47fd-b344-03df52417f42.html [5] Molto analitico il bel sito https://www.italiadomani.gov.it/content/sogei-ng/it/it/home.html [6] https://it.wikipedia.org/wiki/Forum_economico_mondiale [7] https://www.repubblica.it/economia/2023/01/17/news/von_der_leyen_discorso_davos_2023-383960674/ [8] https://www.laportadivetro.com/post/punture-di-spillo-filosofie-commerciali-dei-padroni-del-vapore [9] Ne ho parlato diffusamente a https://www.accademiadellescienze.it/iniziative/2022/la-crisi-alimentare-seduta dal minuto 19 e 30 secondi [10] https://youtu.be/iNe5npkid-s [11] https://testicanzoni.rockol.it/testi/ray-charles-mess-around-132689448
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