Punture di spillo: un passo alla volta... arriverà l'intelligenza artificiale consapevole
a cura di Pietro Terna
Se avessi un’auto intelligente che procede senza guidatore, chiamerei Fritz l’autista immaginario, per il piacere di esclamare “Fritz, andiamo al golf”; ops, in vita mia non ho mai praticato quello sport… ma potrei sempre dire “uhm, mi sono sbagliato, andiamo in ufficio”. Fine del gioco: siamo molto lontani da quel risultato, per i tanti problemi applicativi che affliggono la guida automatica. Un conto è addestrare il guidatore artificiale a condurre il veicolo nelle strade americane a otto corsie con segnaletica perfetta e un altro è cercare di farlo operare nel centro di una città storica, anche solo nella “semplice” Torino. Un passo alla volta, sapendo che quasi sempre sono solo i primi a essere facili.
Ci sono però campi in cui l’immaginario Fritz se la cava già benissimo, come già visto in uno spillo recente: mi riferisco a ChatGPT[1] di cui ho scritto, non senza osservazioni sulla mancanza di creatività e originalità, il 15 dicembre. [2] Poi ho letto critiche a valanga mi son chiesto: non sarà che coloro che sminuiscono quel sistema ne sono segretamente intimoriti? Oppure, semplicemente non comprendono la portata di quella costruzione dell’ingegno umano? Ho letto “fa dei riassunti…”; alla faccia: è una delle cose più difficili da fare anche per uno studente delle superiori; tra l’altro, un esercizio poco praticato in Italia, a differenza della scuola americana.
Offro quindi una serie di considerazioni, con le loro fonti; alla fine ritornerò sulla mancanza di originalità e creatività, con un esempio. Non apro l’argomento della scrittura di codice informatico, ma chi se ne intende chieda a ChatGPT di scrivere le istruzioni per l’esecuzione di un compito ben definito, indicando un linguaggio; ho provato, scegliendo Python, e il risultato è stato notevole.
Prima considerazione: conosce tante informazioni, ma che ce ne facciamo? a che cosa serve? Propongo un breve articolo[3] minimalista su questi punti di domanda. La risposta è che in due settimane di prova, l’interazione è risultata utile a migliorare la vita quotidiana, con alcuni esempi: per accelerare l’apprendimento di una lingua; per scrivere in modo cortese e preciso un messaggio in ambito lavorativo; per migliorare il proprio modo di scrivere. Poco? Ricordiamo che è sempre solo un primo passo.
Una considerazione contraria: aiuta gli studenti a copiare, con il caso[4] di un professore americano di filosofia che si vanta di aver scoperto che tra i saggi di cinquecento parole su Hume chiesti agli studenti, uno era prodotto da ChatGPT. E allora? Se lo studente avesse chiesto aiuto a un ipotetico zio studioso di filosofia, il professore che cosa avrebbe osservato? In ogni caso, i bravi professori propongono agli studenti attività che solo molto parzialmente siano mnemoniche o compilative.
Per restare in argomento con la scuola, abbiamo tutti letto[5] l’azzardata equivalenza “telefonino come la cocaina”. A parte che allora vale anche “cocaina come il telefonino”, dai, proviamo, tanto non fa male… ora mi aspetto l’equivalenza tra ChatGPT e le super-droghe sintetiche.
In realtà, il chiacchierone GPT supera alla grande il test[6] di Turing (è indistinguibile da un chiacchierone umano) e certamente impensierisce[7] Google, il signore delle ricerche. In OpenAI, che ha prodotto ChatGPT, ha investito soprattutto Microsoft, che dovrà chiarire, prima di tutto a se stessa, come trasformare quell’investimento in business. L’IBM ha finito per abbandonare la strada, un tempo trionfale, delle sue ricerche nel campo dell’AI, con il super centro Watson. La voce di Wikipedia[8] che ne parla è tristemente solo una cronaca del passato. Anche OpenAI non può dormire sugli allori. A parte che ora si basa su GPT-3 ed è in arrivo GPT-4, che parrebbe[9] molto più potente – ma quella è “roba sua” – i concorrenti iniziano a spuntare come funghi e uno lo vedremo alla fine del pezzo. Un altro molto grande, Galactica di Meta, è comparso e rapidamente scomparso, immagino temporaneamente.
Ora un po’ di svago musicale. Ho informato il super consulente musicale (anche super segreto) degli “spilli” di aver chiesto al “chiacchierone”, in italiano: "Quale brano musicale può accompagnare un articolo sulla IA ChatGPT, indicando che dobbiamo imparare a convivere un passo alla volta"?
Risposta (riportata senza correzioni): Ci sono molti brani musicali che potrebbero accompagnare un articolo sulla IA e la necessità di imparare a convivere con essa un passo alla volta. Ecco alcune idee:
"The Scientist" dei Coldplay: il testo di questa canzone parla di riflessione e di cercare di comprendere il mondo attraverso la scienza. Potrebbe essere una scelta adatta per un articolo sull'IA.
"Evolution" di Imagine Dragons: questa canzone parla di cambiamento e di adattamento, temi che potrebbero essere appropriati in un articolo sulla IA e la necessità di convivere con essa.
"Learning to Fly" di Tom Petty and the Heartbreakers: il titolo di questa canzone (che si traduce come "imparare a volare") potrebbe essere una metafora adatta per descrivere il processo di apprendimento e adattamento alla IA.
"One Step at a Time" di Jordin Sparks: questa canzone parla di prendere le cose un passo alla volta, un messaggio che potrebbe essere adatto in un articolo sulla IA e la necessità di apprendere a convivere con essa in modo graduale.
Ho concluso: la sfida è aperta! La risposta è arrivata molto rapidamente: “Sfida accettata”!
La replica viene con Miles Davis. Siamo alla fine degli anni ‘50, nel 1957, e Davis incide[10] Miles ahead, con gli arrangiamenti di Gil Evans e l’accompagnamento di una grande orchestra di cui è l’unico solista (al flicorno). Il collegamento al tema dello spillo è il titolo, che gioca sul nome di Miles ma anche su quelle “miglia avanti”, come la strada che potremo fare accompagnando all’intelligenza artificiale la naturale capacità di discernimento che ci caratterizza come esseri senzienti: un passo alla volta, per capire. Infine, tecnicamente siamo di fronte a uno dei primi rudimentali esperimenti di sovraincisione. Gli impasti sonori sono ispirati a tinte pastello (oltre agli ottoni tipici della big band ci sono due corni e una tuba). Forse non siamo in tema come con l’IA ChatGPT – conclude l’esperto – ma la musica mi piace di più!
Già, in quel “mi piace di più” sta l’essere senzienti; per me, meglio ancora, consci. È solo questione di tempo? Quanto tempo? Certo la corsa è folle. Mentre scrivevo è arrivata una mail da You.com, motore di ricerca non invasivo di cui ho già parlato negli spilli: “Hello! My name is YouChat!”; eccolo qua, un avversario alla grande, provatelo.[11] Sulla domanda musicale è stato all’altezza del concorrente. Prendendo spunto dal primo capoverso di questo articolo, gli ho anche chiesto di disegnare “an AI driving a car while dancing” e riporto due risultati (in alto). Poi, cattivissimo, ho chiesto di rappresentare “how ChatGPT can change my life” e il risultato mi ha francamente colpito.
Note
[1] https://en.wikipedia.org/wiki/ChatGPT; lo si usa a https://chat.openai.com/auth/login [2]https://www.laportadivetro.com/post/punture-di-spillo-nuove-intelligenze-artificiali-viste-da-vicino-il-chatgpt [3]https://medium.com/geekculture/i-spent-14-days-testing-chatgpt-here-are-3-ways-it-can-improve-your-everyday-life-30852a349ad1; per chi non conosce l’inglese suggerisco l’ottimo traduttore automatico gratuito https://www.deepl.com/translator oppure si può chiedere a ChatGPT, indicando ad esempio Tradurre in italiano… seguito dal testo da tradurre. [4] https://www.ceotech.it/chatgpt-professori-preoccupati-per-luso-in-ambito-scolastico/ [5]https://www.repubblica.it/politica/2022/12/21/news/cellulari_scuola_cangini_smartphone_droga_ragazzi-380134538/ [6] https://medium.com/@victor.ronin/chatgpt-we-are-all-royaly-f-ed-56e72e7d9658 [7] https://medium.com/@ignacio.de.gregorio.noblejas/can-chatgpt-kill-google-6d59742ee635 [8] https://it.wikipedia.org/wiki/Watson_(intelligenza_artificiale) [9] https://medium.com/geekculture/gpt-4-100x-more-powerful-than-gpt-3-38c57f51e4e3 [10] https://www.youtube.com/watch?v=_GXE_XXty_c [11] Il punto di partenza è https://you.com
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