PUNTURE DI SPILLO. L’Intelligenza Artificiale ci attende al varco
a cura di Pietro Terna
È un momento molto divertente per chi si occupa di intelligenza artificiale, perché dopo decenni di passi lentissimi, in pochi mesi tutto sta accelerando. Ogni giorno ci sono nuovi annunci e nuovi "giocattoli" per divertirsi. Pochi giorni fa è comparso[1]nodepad, il cui nome deriva dal blocco note, notepad in inglese, ma quelli che si mettono insieme qui sono i “nodi” di una discussione. Nella prima figura compare lo sviluppo dei nodi di un confronto che inizia con il mio spunto “What about LLM to help people / Che dire delle LLM per aiutare le persone” in cui LLM sta per Large Language Model, i grandi modelli linguistici che spopolano in questi ultimi mesi.
Ieri è stata la volta di PandaGPT,[2] che sa considerare immagini e suoni, oltre che testi, come input da vagliare per rispondere alle nostre richieste. Mentre scrivo, arriva un annuncio[3] di elementi aggiuntivi per arricchire l’uso di ChatGPT. È proprio vero, allora, ogni giorno un giocattolo nuovo, ma quello che abbiamo di fronte non è un divertimento, è un evento serissimo, che produrrà molti cambiamenti. Già ora nel lavoro informatico, anche di alto livello, l’uso di questi strumenti sta dilagando, con ottimi risultati, per programmare e risolvere problemi. Non possiamo stare a guardare e aspettare che tutto proceda più o meno caoticamente in termini produttivi, sociali, democratici, etici.
Alla ricerca... di nuovi Cern
Il tema vero è quello della politica della ricerca per l’Europa. L'Europa nel suo complesso spende molto più di un miliardo di euro all'anno per la gestione del CERN, l'Organizzazione[4] europea per la ricerca nucleare, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, posto al confine tra la Francia e la Svizzera, alla periferia ovest della città di Ginevra. Per non dimenticarci: il web come lo conosciamo, è nato lì.
Servono altri due “CERN”: uno per i farmaci, la cui ricerca di base deve essere aperta, senza il privilegio dei brevetti e senza segreti e esclusioni per i medicamenti. L’esperienza della pandemia dovrebbe averci convinto che serve un enorme sforzo collettivo per affrontare i problemi che stanno alla base del progresso della medicina.
L’altro “CERN”, quello che ci interessa qui, è da dedicare allo studio dell'AI e del cervello a 360 gradi: ricerca e realizzazioni, considerando congiuntamente società, democrazia, etica. AI e cervello insieme perché, come ben riporta[5] l’Economist, “Artificial brains are helping scientists study the real thing” che traduco con “I cervelli artificiali aiutano gli scienziati a studiare quelli reali”: esistono risultati che mostrano la straordinaria similarità tra reti neurali artificiali e reti naturali. Quindi lo studio in parallelo dei due aspetti, investendo in modo concentrato molto molto di più di quanto impiegato, senza risultati significativi, nello Human Brain Project,[6] purtroppo minato dalle controversie[7] tra i team di ricerca.
Effetti a scuola e sul lavoro
Uno degli aspetti primari, da collegare a AI e cervello, è la formazione. Il recentissimo terzo numero del volume 126 della MIT Technology Review, May/June 2023, pubblica a p.42 (è un riferimento cartaceo, inconsueto nei miei spilli) un articolo di Will Douglas Heaven che racconta come l’ondata di panico[8] degli insegnati per la possibilità di copiare a scuola grazie ai nuovi strumenti, in realtà non li riguarda tutti: molti pensano che l’Al possa migliorare l'apprendimento. Molto interessante l’osservazione che durante la Covid, con gli studenti a casa, si trattava di individuare quesiti con risposte non troppo agevoli da trovare tramite Google; ora si tratta invece di comprendere come integrare nei lavori degli studenti il ricorso a ChatGPT e simili, capendo che anche quella di porre le giuste domande all’AI, e di ben comprenderne le risposte, è una abilità da insegnare.
L’altro grande scoglio, che riguarda l’assetto sociale dell’Europa, ma anche del Mondo intero, è quello degli effetti sul lavoro. Ancora[9] l’Economist, con “What would humans do in a world of super-AI? A thought experiment based on economic principles”, che traduco “Che cosa farebbero gli esseri umani in un mondo di super-AI? Un esperimento mentale basato su principi economici” ci conduce in un labirinto di effetti e controeffetti, iniziando dal film[10]WALL•E del 2008: gli esseri umani vivono in un mondo che potrebbe essere descritto come un comunismo di lusso, completamente automatizzato. I robot artificialmente intelligenti, che assumono forme meravigliosamente diverse, sono responsabili di tutto il lavoro produttivo. Le persone ingrassano, stanno in poltrona e guardano la televisione. È un articolo tanto godibile quanto profondo: se non conoscete l’inglese, traducetelo con… l’AI.
Un po' di romanticismo anche per l'AI
Dobbiamo avere o no paura di questi marchingegni creati con reti neurali dentro ai computer? Magari immaginando che ci guardino con l’occhio rosso del malefico computer HAL 9000 di “2001: Odissea nello spazio”? La risposta richiede lo spazio di un altro spillo o più d’uno. Certo un po’ perplesso è il nostro Maestro: alla vigilia di tutti cambiamenti occorre preoccuparsi che vadano nel verso giusto.
Tanti anni fa Doc Pomus scrisse Save the last dance for me, di cui qui si suggerisce l’ascolto nella versione[11] pop e ammiccante di Michael Bublè. La storia: Doc Pomus era stato un bluesman e si era affermato come autore di canzoni di successo. Da bambino aveva avuto la poliomielite e camminava con le stampelle. Aveva sposato una ballerina, Willi Burke, e la canzone è dedicata a lei. Le dice di ballare con tutti, ma le chiede di tenere l'ultimo ballo per lui: molto romantico. L'intelligenza artificiale e i ricercatori che se ne occupano lo sono molto meno, romantici. Possiamo lo stesso chiedergli di riservare a noi l'ultima attenzione?
Note [1] https://nodepad.space; per cancellare il contenuto “/clear” nella casella iniziale. [2] https://panda-gpt.github.io con https://pub.towardsai.net/meet-pandagpt-the-new-instruction-following-model-that-can-both-see-and-hear-6f2be100f878 [3] https://www.ipaddisti.it/chat-gpt-cosi-e-sconvolgente-ecco-5-plugin-che-tutti-possiamo-usare-gratis-sara-una-esperienza-mai-provata-prima.html [4] https://it.wikipedia.org/wiki/CERN, https://home.cern. L’Italia partecipa al massimo livello alle attività del CERN, contribuendo con circa 120 milioni di franchi svizzeri all’anno, pari al 10% del totale del bilancio, a carico del Ministero dell’Università e Ricerca: https://italiarappginevra.esteri.it/it/litalia-e-ooii/diplomazia-scientifica/lorganizzazione-europea-per-la-ricerca-nucleare-cern/ [5] https://www.economist.com/science-and-technology/2023/05/24/artificial-brains-are-helping-scientists-study-the-real-thing [6] https://www.humanbrainproject.eu/en/ [7] https://en.wikipedia.org/wiki/Human_Brain_Project [8] The panicked reaction around cheating in school doesn't tell the whole story. Meet the teachers who think Al could actually make learning better. [9] https://www.economist.com/finance-and-economics/2023/05/23/what-would-humans-do-in-a-world-of-super-ai [10] https://it.wikipedia.org/wiki/WALL•E [11] https://youtu.be/LAjfB0XfjkA
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