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Pietro Terna

Punture di spillo: "Extra profitti che passione, dalla pandemia alla guerra"

a cura di Pietro Terna


Chi ha tratto maggiori profitti dalla pandemia? Le aziende del mondo cosiddetto “Big Pharma” non possono certo lamentarsi e vedremo dei dati. Per chi opera nella grande distribuzione online le cose sono andate ancor meglio! I fanatici delle cospirazioni[1] hanno accusato il fondatore della Microsoft Bill Gates e il dottor Anthony Fauci[2] (consigliere medico capo del presidente Joe Biden), di aver creato la pandemia per controllare tutte le persone del mondo tramite vaccini e 5G. Nessuno invece ha immaginato che sia stata Amazon, per accumulare profitti alle spalle di chi, confinato in casa, doveva acquistare ogni cosa via web! Follia per follia, anche questa seconda cospirazione potrebbe anche essere immaginata (ops, spero di non originarla io).

Un'analisi, datata aprile 2022, della Brookings Institution[3]– organizzazione (foto a lato) non profit di Washington che svolge studi sulle politiche pubbliche – intitolata[4] “Profits and the pandemic: As shareholder wealth soared, workers were left behind”, analizza i risultati economici di grandi aziende dell’ecommerce, della logistica e dell’intrattenimento, nei sette trimestri chiave della pandemia. Nel rapporto di 74 pagine che si può scaricare dal sito indicato nella nota, a p.27 (figura 10), compare l’immagine che accompagna questo “spillo”; un’immagine che vale più di tante parole.

Gli azionisti delle 22 società considerate si sono arricchiti di 1,5 trilioni di dollari (migliaia di miliardi: nella figura si indica billions che nell’inglese americano indica i miliardi; i numeri sulla scala hanno la virgola, che per gli anglosassoni divide i gruppi di tre cifre), mentre i lavoratori delle stesse aziende hanno ottenuto meno del 2% di tale beneficio, con un rapporto di 57 volte.


Sì, ma se i lavoratori sono ben pagati, tutto torna! Sempre nel rapporto Brookings leggiamo che in quelle aziende trilionarie sono pagati meno, o molto meno, del “living wage” per gli Stati Uniti, cioè del livello necessario[5] per una vita che non sia di povertà. Le aziende hanno nomi celebri, come Amazon, Walmart, Disney, UPS, Hilton, CVS (farmacie), McDonald’s, Starbucks e tanti altri meno noti da noi. Ecco una delle diseguaglianze della pandemia!


Ora la guerra. Qui ci aiuta un recentissimo rapporto del Fondo Monetario Internazionale (del 16 settembre 2022), intitolato[6] “Excess Profit Taxes: Historical Perspective and Contemporary Relevance”, con riferimento soprattutto agli extraprofitti nell’energia. L’incipit indica chiaramente il messaggio del lavoro (mia traduzione):


"All'inizio del XX secolo, l'idea di fare trading sulla miseria del mondo ha dato vita a un dibattito sui meriti e i demeriti delle tasse sui profitti in eccesso (EPT) applicate dopo la prima guerra mondiale in diversi paesi europei, in Canada e negli Stati Uniti. Circa un secolo dopo, con lo scoppio della pandemia COVID-19, l'idea delle EPT è riemersa, con alcuni studiosi che hanno esplicitamente chiesto di adottarle per motivi di entrate pubbliche e di redistribuzione. Le EPT hanno acquisito ulteriore rilevanza dopo la guerra della Russia in Ucraina, poiché l'impennata dei prezzi dell'energia ha portato a profitti inaspettati nei settori dell'energia e delle attività estrattive”.


Dunque applichiamole! Il messaggio è molto chiaro: “Una EPT temporanea ha lo scopo di contribuire a soddisfare le esigenze di finanziamento straordinario a seguito di un forte shock negativo (come nel caso attuale, per sostenere le famiglie vulnerabili in tempi di impennata dei prezzi dell'energia), mantenendo al tempo stesso la coesione sociale (raccogliendo entrate da coloro che beneficiano o ottengono buoni risultati durante l'episodio di prezzi elevati)”. Chi ha beneficiato di questi risultati dovrebbe quindi evitare di mettere in moto ogni possibile forma di resistenza o di elusione. Sarebbe un comportamento che agli occhi del pubblico avrebbe un grandissimo valore.


Il rapporto chiama in causa anche le “Big Pharma”, con profitti quadruplicati. Il massimo è di Novavax, con un aumento del valore delle azioni che è stato anche del 2500%. Si tratta tra l’altro di compagnie che hanno beneficiato di giganteschi contributi pubblici, i cui effetti in termini di accumulazione di conoscenza garantiranno ulteriori extraprofitti per il futuro.


Nel mondo le grandi e grandissime aziende si rifugiano nelle pratiche della ESG, Environmental Social Governance. Benissimo, ma prima di tutto paghino le tasse! Volete seguire un rapido corso sulla ESG, severo e ahimè atroce nel suo realismo? Consiglio alcuni dei geniali comics pubblicati durante il mese di settembre a https://dilbert.com.


Il consulente musicale degli “spilli” suggerisce di concludere la lettura con l’ascolto[7] di “Contro la seduzione” di Enrico Intra, a lungo con Franco Cerri. La seduzione, cui il bellissimo brano si riferisce, è quella della televisione e della pubblicità; infatti la composizione è del 1977. Ora la seduzione degli extraprofitti è assai più greve.

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