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Punture di spillo. Cryptovalute, "kryptonite" per the Donald?

a cura di Pietro Terna

a cura di Pietro Terna


Allegria, esclamava spesso Mike Bongiorno,[1] nella televisione dei nonni. Lo direbbe ora di fronte alla notizia che Trump ora si improvvisa crypto finanziere e decide che anche i soldi del Monopoli entrano a far parte delle riserve strategiche degli Stati Uniti? Ho dei dubbi, era una persona seria, Mike Bongiorno. Tra l’altro, non si capisce se il riferimento è al sistema della riserva federale,[2] quella che chiamiamo la Fed, o a qualcos’altro. Un po’ esagerato da parte mia citare i soldi del Monopoli? No, anzi, la situazione sarebbe meno grave.

Una delle fonti della notizia è attenta all’economia: il Wall Street Journal. La notizia del 2 marzo, alle 3:02 pomeridiane, ora dell’est (le 9 di sera per noi) ha per titolo «Crypto Prices Jump After Trump Announces Five Tokens for Strategic Reserve».[3]

L’articolo ci informa che «Il Presidente Trump ha dichiarato di voler procedere con una riserva strategica statunitense di cripto che includa bitcoin ed ether, oltre a tre token più piccoli e più rischiosi. “Una riserva statunitense per le cripto eleverà questo settore critico dopo anni di attacchi corrotti da parte dell'amministrazione Biden”, ha dichiarato Trump in un post di domenica sulla sua piattaforma di social media Truth Social. “Farò in modo che gli Stati Uniti siano la capitale mondiale delle cripto”. Trump ha detto che la riserva strategica di cripto includerà anche solana, XRP legato a Ripple e cardano.

A differenza del bitcoin, che è la cripto più grande e più antica, questi altri esempi sono stati creati più di recente e spesso da piccoli gruppi, rendendoli più suscettibili a oscillazioni di prezzo selvagge e altri rischi. Non è ancora chiaro come verrebbe creata una riserva di questo tipo, né se potrebbe portare qualche beneficio al Paese. Nel pomeriggio di domenica (ndr, negli Usa), il bitcoin è salito del 9% rispetto a 24 ore prima, a circa 93.000 dollari, mentre l'ether è balzato dell'11% a 2.500 dollari. Solana è salito del 20% a 169 dollari. XRP è avanzato di circa il 30% a 2,80 dollari, mentre Cardano è salito di quasi il 60% a 1,02 dollari». Essendo dichiarazioni sul nulla, assomigliano molto all’aggiotaggio,[4] ma Trump è al di sopra di tutto.

Non ci capite più niente? Neanche Trump, vi assicuro. Facciamo un po’ d’ordine. Prima di tutto quelli che lanciarono il bitcoin nel 2009, firmando con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto un testo che ha la forma di un articolo scientifico,[5] certamente non avevano l’obiettivo di diventare oggetto di transazioni a Wall Street, né di essere sponsorizzati dal presidente degli Stati Uniti. A me pare fossero dei sognatori libertari, anche un po’ anarchici, che avevano mal compreso che cosa fosse esattamente la moneta. Hanno iniziato timidamente, poi la speculazione si è impadronita del gioco ed è iniziata la scalata dei prezzi, generando una bolla ora immensa.

Altri hanno fiutato l’affare e si calcola che in questo momento esistano almeno tremila di tipi di cripto.

Cripto che cosa? Valute? No, asset, attività (elementi dell’attivo di un bilancio), dice con grande rigore la Banca d’Italia.[6] Il Wall Street Journal, dove ben sanno di che cosa scrivono, non affianca mai il termine di currency o money a crypto. Crypto o cripto sta per cryptography, crittografia o criptografia, quella dei codici segreti. A me viene sempre in mente Superman, il supereroe per antonomasia, che teme la kryptonite, il minerale che lo indebolisce con le radiazioni. Peccato che non c’entri nulla: sarebbe divertente cercare un collegamento.[7]

I nomi degli oggetti citati da Trump sono: due in primo piano, bitcoin[8] e ether o meglio ethereum;[9] tre molto meno conosciuti e che miscelano sistemi di circolazione dei dati e cripto attività: solana,[10] XRP con Ripple[11] e cardano.[12] Un bello zoo e un bel vantaggio per gli animali esposti, non c’è che dire. Trump riceverà un giusto compenso o l’ha già incassato? In effetti, in campagna elettorale i produttori di cripto attività si erano dati da fare con i finanziamenti.[13]

Il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, il 15 febbraio a Torino al congresso dell’associazione Assiom Forex, riferendosi alle criptoattività ha annotato:[14]

"Negli Stati Uniti, in assenza di una legislazione specifica, le autorità di supervisione dei mercati negli anni scorsi sono intervenute per limitare gli sviluppi più rischiosi, pur lasciando aperta la possibilità di integrare le criptoattività nel sistema finanziario. La nuova amministrazione è invece orientata a sostenere la diffusione delle criptoattività.

Le divergenze normative tra Stati Uniti ed Europa andranno attentamente valutate, una volta che gli orientamenti delle autorità americane saranno definiti, per comprenderne gli effetti a livello internazionale. In questo campo gli arbitraggi normativi possono risultare particolarmente insidiosi e difficili da contrastare: alcuni operatori potrebbero sfruttare le differenze regolamentari per adottare pratiche opache o altamente rischiose, con possibili conseguenze sui risparmiatori e sull’integrità del sistema finanziario".

Parole pesanti! Ma è così importante occuparci di soldi finti, ops, non soldi ma attività finte, mentre un ciclone sconvolge il mondo, con il capo della superpotenza USA che agita l’ascia e la Cina che si dichiara pronta a tutto? Forse no, ma tentare di fare ordine è un dovere.

Per il ciclone tento una previsione, non razionale, ma impressionistica. Carlo III, re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e di altri quattordici reami del Commonwealth, il signore inutile che a detta di molti fa rimpiangere la madre Elisabetta II, forse così inutile non è: dopo aver offerto il tè a Zelensky cacciato dalla Casa Bianca, visitando una nave da guerra britannica si è abbigliato[15] da Re del Canada, con tanto di decorazioni militari e onorificenze canadesi: un bel segnale per il bullo dei dazi. Se ora lo inviterà per una visita di stato, ricevendolo al Buckingham Palace con tanto di valletti in livrea e candelabri autentici – non quelli kitsch di Mar-a-Lago – compirà un’azione politica di grandissimo rilievo.

Un segnale, come quelli che può darci – dice il piccolo baccelliere[16] che prepara i finali degli spilli – la musica, che è la colonna sonora della vita. Ma la vita non ha una colonna sonora. E invece servirebbe proprio. Una bella musica di tensione che ci avvisi, come quando nel film sta arrivando il vampiro oppure il camion di Duel sta cercando di buttare l’auto nel precipizio. E invece niente. Così tocca arrangiarsi. Sviluppare il senso critico e lavorare di fantasia. A noi non è richiesto di avere il coraggio epico di Charles Mingus, che dipinse in una sua composizione del 1959 il governatore razzista dell’Arkansas Orval Faubus per quello che era.[17] Ne venne fuori un’opera politica, che la sua stessa casa discografica a lungo si rifiutò di pubblicare. Possiamo a nostra volta accontentarci di qualcosa di meno, ma comunque eversivo. Ricavare dall’attualità una serie di spunti musicali. Politici, influencer, imprenditori, tutti possono suggerire questo esercizio di umana resistenza. Dedichiamo una canzone, un brano musicale a chi abbiamo davanti. Se è un potente meglio. Il gioco consiste nel farlo pubblicamente senza arrivare ai limiti della querela. Noi possiamo esprimere un auspicio che sappia di speranza. Allora cominciamo. Se penso all’Europa a me viene in mente questa[18] Roma non fa’ la stupida stasera[19] nella versione di Toquinho (foto a destra), una raccomandazione servita fresca e rilassata. Coraggio Ursula, ma lascia perdere gli 800 miliardi di armamenti!


Note

[1] La voce di Wikipedia è un po’ enfatica, avvisa la pagina, ma ci porta in un’altra era: https://it.wikipedia.org/wiki/Mike_Bongiorno 

[4] L’art.501 del Codice penale recita: Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822.

[5] Satoshi Nakamoto. Bitcoin: A peer-to-peer electronic cash system. 2008. https://bitcoin.org/bitcoin.pdf 

[7] Ho chiesto a Qwen, l’IA di Alibaba, di farlo. Potete leggere il risultato a https://terna.to.it/kryptonite.txt; in ogni caso, Qwen è più prudente di Trump.

[16] L’anonimo coautore che ha costruito il suo pseudonimo citando un verso di Guccini (in Addio).

[17] https://youtu.be/QT2-iobVcdw?si=T0XleIvqhft05sgk. Faubus era un convinto segregazionista. Nel 1957 aveva tentato di impedire a 9 ragazzi neri di entrare nel liceo di Little Rock, nonostante la Corte Suprema tre anni prima avesse dichiarato illegale la segregazione nelle scuole.

[19] L’autore della musica è Armando Trovajoli, jazzista, compositore e soprattutto prolifico autore di colonne sonore per il cinema (fu il marito di Anna Maria Pierangeli, una delle migliori e più belle attrici italiane degli anni Cinquanta e Sessanta), il che rappresenta un’ideale chiusura del cerchio.

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