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a cura di Pietro Terna

PUNTURE DI SPILLO. Conti pubblici: spese ed entrate fantasiose

Aggiornamento: 5 ott 2023

a cura di Pietro Terna

Che coincidenza: uno di fila all’altro due esempi di finanza pubblica spendacciona! Il primo dalla pubblicità di primo mattino alla radio mentre guido, sulle piastrelle che si possono cambiare con il bonus barriere architettoniche,[1] che parrebbe un’ottima iniziativa per chi ha dei problemi di mobilità, solo che è interpretato in modo assai estensivo, quanto meno nella pubblicità: “Eliminare le barriere architettoniche significa (…) anche prevenire gli incidenti domestici causati da ostacoli o dislivelli”. Spazio alla fantasia! Poi, appena acceso il computer, ecco una email sul purificatore che si ottiene a costo zero con il bonus acqua potabile.[2]


Nadef all'esame di Bruxelles

Senza scomodare la sincronicità[3] e Jung, la mia spiegazione delle coincidenze è che temporaneamente prestiamo particolare attenzione a qualche cosa. Nel mio caso, stavo per iniziare a scrivere questo spillo sulla Nadef, la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2023[4], presentata e inviata a Bruxelles che la valuterà nelle prossime settimane, in vista della successiva manovra finanziaria 2024: la crescita del prodotto interno lordo è stimata allo 0,8 per cento nel 2023 e si prevede possa arrivare all’1,2 per cento nel 2024, con altri “uno virgola” per gli anni successivi. Il deficit invece è del 5,3 per cento nel 2023, del 4,3 per cento nel 2024, con 3,6 e 2,9 a seguire, perché il futuro è sempre roseo, oltre che lontano. Il rapporto tra debito pubblico e PIL va al 140,1 per cento.

Le entrate aggiuntive che dovrebbero garantire questi valori sono più o meno fantasiose; per le privatizzazioni, il ministro Giancarlo Giorgetti si riserva di decidere il se e il quando. Anche nella più ottimistica delle ipotesi di allentamento del patto di stabilità, le nostre cifre non rientrerebbero nelle regole. Intanto facciamo gli sbruffoni con l’Europa rifiutandoci, unico paese, di approvare la revisione del MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Non illudiamoci di poter scambiare la rinuncia a una posizione insostenibile (no al MES) con uno sconto sulle nostre inadempienze (deficit fuori regola). Il giudice vero è un altro: i creditori che devono rinnovare il finanziamento del nostro debito pubblico, sempre meno aiutato dalla giacenza dei nostri titoli presso la BCE, che via via riduce la parte congelata.


"Un'incertezza molto ampia..."

Molto prudente e circospetto il commento del serissimo Ufficio Parlamentare di Bilancio[5] nella lettera di validazione[6] della Nadef: “Il quadro tendenziale per l'economia italiana si colloca in un intervallo accettabile, sia nel biennio 2023-24 sia nel successivo (che non è oggetto di validazione). Le stime sono comunque circondate da un'incertezza molto ampia, ascrivibile principalmente a fattori esterni o esogeni, oltre che agli sviluppi del PNRR”. A buon intenditor…

Ogni volta che mi occupo della voragine del nostro deficit pubblico mi trovo a dover confessare che non mi sono chiarissime le cause: sanità, scuola, assistenza, infrastrutture, ambiente, su ogni fronte le risorse sono carenti, e allora? Inoltre abbiamo meno (molto meno) dipendenti pubblici[7] degli altri Stati europei.

Certo sono mancate delle entrate: il sistema tributario[8] introdotto nel 1974 prevedeva 32 aliquote, dal 10 al 72% (per la parte eccedente i 500 milioni; un po’ più di 3 milioni di euro); nel 1983 gli scaglioni furono ridotti da 32 a 9, poi a 7 dal 1989, sino agli attuali 4, con aliquote dal 23 al 43%. Il peso della finanza pubblica si è spostato sugli scaglioni di reddito medio-bassi e medi; la riduzione del gettito ha gonfiato via via il debito pubblico. La narrazione prevalente degli anni ’80, importata dagli Stati Uniti della presidenza Reagan, era che convenisse tassare di meno i ricchi perché il gettito sarebbe addirittura aumentato.[9] C’è anche l’evasione, certo, ma non è la novità che cambia le cose. Inoltre è stata abolita l’IMU, che era destinata ai Comuni, ed è stato necessario compensarli con trasferimenti dal bilancio dello Stato. Ritornando alla voragine nei conti: la mancanza di entrate è una spiegazione, ma non può essere l’unica.


Debito pubblico: pesa il minor gettito fiscale

Ecco che cosa mi mancava per capire: ritorno ai bonus spendaccioni citati all’inizio e non dimentico il superbonus 110% e il suo simile al 90% per le facciate. Ma la sorpresa è la massa delle mancate entrate per gli infiniti bonus che si ripetono ogni anno, anche senza considerare i due eventi collegati all’edilizia che sembrano rovinare il sonno a Meloni. Nulla è più riservato di quanto è assolutamente pubblico: solo grazie a Beppe Russo del Centro Einaudi ho scoperto che nel sito del MEF, il Ministero dell’Economia e della Finanze, è disponibile il rapporto 2022 (dicembre) della Commissione per la redazione del rapporto annuale sulle spese fiscali[10].

La commissione, prevista dalla legge delega sulla riforma tributaria del 2014 e avviata nel 2016 durante il doppio mandato del ministro Pier Carlo Padoan – dal febbraio 2014 al giugno 2018 – pubblica dal 2016, ogni anno, un rapporto; in quello del 2022, a pagina 18, troviamo la Tavola 15, riportata sopra. Anno dopo anno registriamo in media 100 miliardi di entrate perse; in totale, e solo dal 2017, circa 600 miliardi, cioè una grandezza tale da cambiare sostanzialmente il debito pubblico italiano. Il superbonus ne vale 85, che non sono noccioline, ma come visto la massa è ben maggiore. È vero che quelle mancate entrate corrispondono a spese private che producono lavoro e entrate fiscale, ma si tratta in ogni caso di grandezze impressionanti. I benefici fiscali coinvolti occupano decine di pagine nel rapporto.

Per uscire dal pantano dei conti servono personaggi di grande talento. Il Maestro di musica che integra ogni settimana gli spilli, osserva che parliamo di sprechi e in effetti il denaro si può sprecare. Il talento no. Chet Baker è stato l'emblema del talento e della dissolutezza. Per tutta la vita si portò addosso il peso della tossicodipendenza. Da giovane somigliava a James Dean. Presto il suo viso divenne un agglomerato di rughe tristi. Gli spacciatori gli ruppero i denti per un debito non pagato. Morì a 58 anni in circostanze misteriose ad Amsterdam, cadendo dalla finestra di un albergo da cui era stato appena cacciato. Qualcuno sostiene che volesse recuperare la tromba. Quella tromba con la quale, al di là della tecnica, non rinunciò mai ad emozionare. In questo autunno spurio, la sua Estate[11] risuona come un monito di nostalgia. Chi ha il suo talento nella politica nostrana?


Note [1] https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/eliminazione-delle-barriere-architettoniche con il riferimento a https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1989/06/23/089G0298/sg do si fa riferimento, art.2 lettera b), a “b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti”. [2]https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/bonus-acqua-potabile/infogen-bonus-acqua-potabile-cittadini [3]https://it.wikipedia.org/wiki/Sincronicità [4]https://www.mef.gov.it/focus/2023/documenti/article_00049/NADEF-2023.pdf [5]Organismo indipendente che svolge una funzione di vigilanza sulla finanza pubblica https://www.upbilancio.it [6]https://www.upbilancio.it/wp-content/uploads/2023/09/Lettera-validazione-QMT-NADEF-2023_con-Allegato.pdf [7]Si veda ad esempio il paragrafo “Il confronto in Europa” a https://www.forumpa.it/riforma-pa/ricerca-fpa-lavoro-pubblico-2023-tornano-a-crescere-i-dipendenti-pubblici-ma-mancano-tecnici-e-nuovi-profili/; il Forum PA [8]https://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_reddito_delle_persone_fisiche [9]La favola della curva di Laffer, https://it.wikipedia.org/wiki/Curva_di_Laffer [10]Le tax expenditures sono definite dall'OCSE come il trasferimento di risorse pubbliche realizzato attraverso la riduzione degli obblighi fiscali. Si tratta, più in generale, di riduzioni del debito d'imposta, che sul bilancio pubblico producono un effetto analogo ad un aumento di spesa. [11]https://www.youtube.com/watch?v=7DphvJYpDcE

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