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a cura di Pietro Terna

PUNTURE DI SPILLO. Alla ricerca del benessere equo e sostenibile

Aggiornamento: 2 mag

a cura di Pietro Terna


Mauro Zangola, già responsabile dell’Ufficio studi dell’Unione industriale (quando era ancora con la ‘e’ finale), successivamente impegnato in altre importanti attività, ma soprattutto mago dei dati, ci offre una analisi[1] sui cittadini piemontesi e il benessere, declinato come equo e sostenibile. Un obiettivo concreto, importate, importantissimo, non una nuova pietra filosofale[2] da ricercare senza fine.

Per l’Italia, risponde l’ISTAT con il consueto Rapporto sul BES (Benessere Equo Sostenibile),[3] prendendo in considerazione 152 indicatori ripartiti per 11 domini: salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, innovazione, ricerca e creatività, qualità dei servizi. Scegliendo fra questi indicatori quelli più significativi, analizzando ove possibile il trend dal 2005 e confrontandoli con quelli delle regioni con le quali ci paragoniamo abitualmente, Zangola ci presenta un quadro del benessere equo e sostenibile di cui godono i cittadini piemontesi.


Le criticità in Piemonte

Ancora una premessa: con la riforma della legge di contabilità del 2009, gli indicatori di benessere equo e sostenibile sono entrati a far parte dell'ordinamento italiano,[4] inclusi tra gli strumenti di programmazione e valutazione della politica economica nazionale.

Leggiamo alcune delle annotazioni di Zangola a proposito dei piemontesi.

Povertà, prima di tutto: «Secondo le risultanze dell’indagine sul reddito e sulle condizioni delle famiglie promossa dal Parlamento europeo e coordinata da Eurostat, nel 2022 il 13,7% delle famiglie piemontesi è a rischio povertà; il 3,2% è in una situazione di grave deprivazione materiale, il 10,8% si trova in una situazione di grave deprivazione abitativa e il 6,7% in grave difficoltà ad arrivare a fine mese. Da segnalare il rapido aumento della quota di famiglie in grave deprivazione abitativa passata negli ultimi 2 anni dall’8,7% al 10,8% e della quota di famiglie in grave difficoltà ad arrivare a fine mese passata nello stesso periodo dal 4,6% al 6,7%». Il 6,7% può sembrare poco, ma considerando i 4.251.344 piemontesi al 31 gennaio di quest’anno, corrisponde a 284.840 persone in Piemonte. Qui, intorno a noi, incontrati ogni giorno per strada e che non sappiamo vedere perché diventati invisibili per noi. E il volontariato? «Il 9,1% ha svolto negli ultimi 12 mesi attività gratuita per associazioni o gruppi di volontariato. Si tratta di percentuali più basse fra quelle registrate dal 2005 ad oggi e in linea con quelle registrate nel 2023 nelle regioni prese a riferimento».

Peggio ancora la fiducia nei partiti, con un voto medio insufficiente per i partiti (3,4 su una scala da 0 a 10), per il Parlamento (4,7) e per il Sistema Giudiziario (4,8), mentre il voto per le Forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco è tradizionalmente più alto (7,4).


Prossimi alle elezioni: l'opinione di ChatGPT 

I partiti, con un 3 sulla pagella, che cosa possono fare? Il nostro autore è un comunicatore di numeri, che assomigliano a pugni nello stomaco, quello è il suo compito. I partiti avrebbero il dovere di operare esattamente nella direzione degli argomenti del BES, dove è compreso tutto: economia con l’occupazione, la scuola, la sanità, la giustizia, la sicurezza nella vita di ogni giorno.

Siamo vicini alle elezioni, facciamo esaminare la situazione politica al Chiacchierone, come ChatGPT è chiamato negli spilli. Ho indicato il suo ruolo con: «Sei un esperto di statistica sociale e di politica” e ho chiesto: «Il benessere equo e sostenibile (BES) è un set di indicatori sviluppato dall'ISTAT e dal CNEL al fine di valutare il progresso di una società non solo dal punto di vista economico, come ad esempio fa il PIL, ma anche sociale e ambientale. Come analizzi la frase dal punto di vista dei diversi orientamenti politici presenti in parlamento»?

La risposta[5] integrale:

L'adozione del benessere equo e sostenibile (BES) come strumento di misurazione del progresso di una società può essere interpretata e valutata diversamente a seconda degli orientamenti politici. Ecco come potrebbero reagire alcuni degli orientamenti politici principali:

Partiti di Sinistra e Ambientalisti: generalmente, i partiti di sinistra e i partiti verdi potrebbero vedere molto favorevolmente l'introduzione del BES. Essi tendono a sostenere politiche che enfatizzano la sostenibilità ambientale, la giustizia sociale e la riduzione delle disuguaglianze. Il BES, fornendo indicatori che vanno oltre il semplice PIL e includono aspetti come la qualità dell'ambiente, l'istruzione e la salute, potrebbe essere visto come uno strumento utile per promuovere politiche più inclusive e attente alle questioni sociali ed ambientali.

Partiti di Centro: [...] potrebbero avere un approccio più bilanciato. Potrebbero apprezzare l'aspetto del BES che considera la qualità della vita e il benessere sociale, riconoscendo che una società prospera non si basa solo sulla crescita economica. Tuttavia, potrebbero essere cauti nell'implementazione di politiche basate su questi indicatori, cercando di mantenere un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità.

Partiti di Destra e Liberali: i partiti più orientati verso il libero mercato e la destra potrebbero essere più scettici riguardo all'uso del BES come strumento principale per la misurazione del progresso. Essi tendono a favorire indicatori economici come il PIL, che considerano più direttamente correlati alla prosperità economica e alla competitività. Potrebbero vedere il BES come un possibile detrattore dall'enfasi sulla crescita economica e sulla riduzione delle restrizioni al business.

Partiti Populisti: l'approccio dei partiti populisti potrebbe variare notevolmente e dipenderebbe molto dalla loro specifica piattaforma e base elettorale. Alcuni potrebbero sostenere il BES se lo vedono come un modo per rispondere alle preoccupazioni immediate dei loro elettori riguardo alla qualità della vita e alla giustizia sociale. Altri potrebbero criticarlo se lo percepiscono come un tentativo delle élite di distogliere l'attenzione dalle questioni economiche più immediate.


Potere e ricerca del consenso 

Molto bene, se ci stanno a cuore i problemi misurati con i dati del BES sappiamo come votare! Certo lo sapevamo già prima di leggere la risposta del Chiacchierone, ma è una conferma del sentire comune che è contenuto in quei legami tra parole che sono utilizzati per le risposte della macchina.

Le conclusioni degli spilli sono ogni volta affidate al nostro misterioso (piccolo, dice lui) baccelliere di musica. Chiederci come stiamo è una cosa apparentemente semplice. Se però dal piano personale ci spostiamo a quello sociale, includendo il benessere di una comunità o di un comune, di uno stato o di una regione, le cose si fanno più complesse. Sul piano politico questo ha a che fare con il consenso. Il potere non può reggersi unicamente sulla forza. Per questo cerca il consenso, quando non lo costruisce attraverso la propaganda. E lo fa tentando di dare la sensazione che i cittadini stiano bene. Oggi abbiamo strumenti di comunicazione che, dalla radio (quest'anno celebriamo i 150 anni della nascita di Guglielmo Marconi) in poi, sono in grado di raggiungere con facilità una quantità incredibile di persone.

Poco più di cent’anni fa non era così. La musica ebbe nei secoli una grande rilevanza nella costruzione del consenso. Le corti si attorniavano di artisti per dare all’esterno una manifestazione del proprio lustro. Tuttavia, nella seconda metà del diciottesimo secolo si affermò un tipo di musicista diverso. Si può dire che il primo libero professionista di altissimo livello sia stato Mozart, che nel 1781 scelse di abbandonare la corte di Salisburgo e l’arcivescovo Colloredo. Abbandonò così la subalternità all’aristocrazia, cercando di affrancarsi come autore borghese. Condizioni che si sarebbero realizzate meglio con una figura come quella di Beethoven. Siamo grati a Mozart anche di questo. Ne celebriamo il genio con l’Aria della Regina della notte[6] dal Flauto magico.

 

Note

[2] Quella che è capace di risanare la corruzione della materia, vedere https://it.wikipedia.org/wiki/Pietra_filosofale 

[4] Tutte le informazioni sono riportate all’indirizzo che segue, da cui proviene l’immagine che accompagna l’articolo, https://temi.camera.it/leg17/temi/benessere_equo_e_sostenibile#:~:text=Il%20benessere%20equo%20e%20sostenibile,ma%20anche%20sociale%20e%20ambientale. Orrendo l’uso di “aggiustato” nella prima casella, l’adjusted della versione originale significa anche corretto.




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