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Proteste agricoltori e agricole contraddizioni all'italiana


Manifestazione nel pomeriggio di oggi, 15 febbraio, a Roma, con epicentro al Circo Massimo, degli agricoltori. Ne sono attesi almeno ventimila in risposta alle assicurazioni, ritenute insufficienti, del governo e del ministro per l'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Intanto, dalla Sicilia arrivano gli echi della protesta cavalcata dai Forconi con alla testa il loro leader storico Mariano Ferro; dall'isola è stata annunciata per domenica 18 febbraio un incontro a Caltanissetta con Aias e Aitra. Nella capitale sono previste le manifestazioni del "Cra agricoltori traditi" e del neonato Maf (Movimenti agricoli federati). Nove i punti della piattaforma unitaria già inviata a Parlamento e Governo, hanno spiegato gli organizzatori, cui sono stati chiesti incontri per poterne rappresentare le richieste.

Il commento dell'agroecologo Giuseppe Altieri.

Finalmente i contadini scendono in campo. Ma sarebbe sbagliato negare che vi sia anche una gran confusione tra gli agricoltori mantenuti nell'ignoranza dei propri diritti, a mio avviso, dalle associazioni che dovrebbero rappresentare i loro diritti. Quelle stesse associazioni che negli anni 80-90 hanno aperto i loro centri di assistenza agricola, e ora fanno man bassa dei fondi obbligatori per l'assistenza tecnica e consulenza... nel silenzio degli albi agronomi e periti. I pagamenti agroambientali da 30 anni hanno l'intento di superare gli ostacoli alla realizzazione sociale dell'attività economica agricola - art. 3 comma 2 costituzione - portando alla convergenza di interesse anche per i consorzi Coldiretti e commerciali che vedono compensare agli agricoltori i maggiori costi delle tecniche bio-agroecologiche e i mancati ricavi, più un 30 per cento se si attivano bio-territori agroecologici. E si potrebbe sfruttare il maggiore valore delle produzioni bio. All'opposto, tali fondi sono distratti verso una agricoltura integrata ancora basata sui pesticidi, invece che sulle obbligatorie e efficaci tecniche alternative, come insetti utili, microbi naturali antagonisti dei patogeni, mezzi meccanici, ecc... e per un fittizio benessere animale... così ci rimettono tutti e falliscono anche i consorzi che finiscono in mano alle multinazionali... Invece che diventar tutti più ricchi con l'agricoltura biologica e l'agroecologia per il restauro dei territori devastati per la perdita dell'humus e conseguenti alluvioni.





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