Processo Ruby ter: una commissione di inchiesta per il lato B...?
di Mauro Nebiolo Vietti
Quando ho letto della richiesta di Forza Italia per promuovere una commissione di inchiesta per l'ultima vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi (assoluzione perché il fatto non sussiste al processo Ruby ter), ho sorriso perché mi sono venute in mente le altre cento di cui non abbiamo mai avuto alcuna conclusione, ma soprattutto mi sono chiesto - diritto di critica - se i deputati di Forza Italia siano dei pupazzetti che, accecati dal sole del capo, si muovono, ma non sanno perché lo fanno.
La storia è grottesca e, devo dire, anche irrilevante per i reali interessi (problemi) del Paese. Qui si ha una persona anziana (Berlusconi è nato all'anagrafe il 29 settembre del 1936) che non si rassegna e supplisce alle proprie decadenze circondandosi di giovani donne che sono ben disponibili perché sanno che il soggetto è ricco e generoso con chi lo fa sognare (presumo solo quello). Poi l'anziano inciampa in uno stupido incidente con una supposta parente dell'allora presidente egiziano Mubarak (la giovane Karima El Mahroug) e usa le istituzioni per nascondere sotto il letto ciò che si suppone poco dignitoso; qualche magistrato ci vede un reato ed emerge il ridicolo.
Si esca dal grottesco
A me è successo di aver visto due cinepanettoni dei Vanzina, ma li ho trovati dei dilettanti rispetto a ciò che ha messo in scena (e in proprio, con dovizia di particolari, anche piccanti) il padrone di Arcore. Qui è molto più interessante: si va dal grottesco al burlesque e si finisce, come ho già detto, al ridicolo. E quando mi riferisco a questo ultimo aspetto, ripenso alla fila dei politici seri e compassati, tutti in sfilata in televisione, a spiegare che si trattava di un episodio gravissimo ed un attacco alle istituzioni (mi riferisco alla sinistra che già allora aveva perso il senso delle cose) oppure che si trattava di una persecuzione giudiziaria (mi riferisco ai forzisti) e tutti, cambiando personaggio e canale televisivo, dicevano sempre le stesse cose.
Ora si strepita per una sentenza che pare di assoluzione, ma il meccanismo giudiziario che ha portato a questa conclusione è aberrante. Le ragazze sono state assolte dall’accusa di falsa testimonianza, non perché non abbiano detto il vero, ma perché sono state sentite come testimoni, mentre avrebbero dovuto presentarsi nella qualità di indagati e l’indagato non è tenuto a dire la verità, ma può mentire. Quindi non ha senso accusarle di aver detto il falso, perché avevano la facoltà di farlo e per questo sono stati tutti assolti compreso colui che le avrebbe indotte a dire il falso.
Riportiamo l'attenzione su questioni serie
I casi sono due; o il magistrato della precedente vicenda era distratto e si è dimenticato di un pezzo della procedura penale, o è stato diabolico perché così facendo sapeva di ammazzare il processo aiutando il vecchio satiro al quale, se gli fossi amico, gli direi di passare sotto silenzio la vicenda, non di amplificarla. C’è già Crozza che ogni venerdì non fa più la sua satira, ma si limita alla cronaca dei suoi gesti, perché l’uomo dello spettacolo sa che è più che sufficiente per provocare fragorosi applausi.
Fratelli d’Italia la pensa allo stesso modo ed ha reagito con fastidio alla proposta di una commissione di inchiesta anche perché tornerebbero alla ribalta le gustose trovate per rimediare alla perdita di libido e l’unico risultato sarebbe quello di aumentare l’invidia di quelli nelle stesse condizioni, ma privi della potenza economica per creare dei surrogati. Politicamente l’iniziativa è anche rischiosa. Alcuni episodi sono seri e farli riemergere non aiuta certo; per citarne uno per tutti, l’avv. Cesare Previti è stato condannato in Cassazione nel 2007 per tangenti al giudice Metta per favorire la Fininvest nel lodo Mondadori; nella successiva causa civile per la cosiddetta guerra di Segrate, il tribunale stabilì un risarcimento della società di Berlusconi alla Cir di De Benedetti pari a quasi mezzo miliardo di euro.
In sostanza sembra che Fratelli d’Italia tema che una commissione di inchiesta possa far riemergere non solo vicende di lati B... (in tutti i sensi), ma anche quelle più serie che ormai la pubblica opinione sta dimenticando.
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