"Più salario e meno orario, ma il Governo ha idee confuse"
di Rocco Palombella*
Apertura oggi (4 ottobre) a Napoli dell’Assemblea Nazionale Uilm cui partecipano 500 delegati. Si tratta di un importante appuntamento, che si conclude domani, in vista del rinnovo del contratto nazionale che scadrà il prossimo giugno. Tra gli obiettivi fissati dal segretario generale della Uilm-Uil Rocco Palombella, il salario e la riduzione dell’orario di lavoro, pensioni e detassazione, insieme con un fermo contrasto alla precarietà e agli infortuni sul lavoro. La sintesi del suo intervento.
Stiamo vivendo gli effetti devastanti della guerra, della pandemia, dell’alta inflazione e del carovita, dell’aumento delle disuguaglianze e degli effetti sociali ed economici di una transizione ecologica non gestita. Ma, a un anno dall’insediamento del Governo, non abbiamo registrato nessun cambiamento dai precedenti Esecutivi, anzi si continua nel mancato coinvolgimento del sindacato e nell’assenza di serie e concrete politiche industriali. Vediamo solamente poche idee e confuse e un’approssimazione sui temi di grande rilevanza sociale. Noi, come abbiamo sempre fatto, non dichiariamo scioperi preventivi e non siamo collaterali a nessun Governo, ma una cosa è certa: non possiamo rimanere fermi. Abbiamo scioperato a luglio e siamo pronti a mobilitarci di nuovo se non arriveranno le giuste risposte dal Governo.
In questo Paese non si parla più di lavoro dal 2019 ad oggi, nonostante le emergenze epocali che si sono verificate, i tavoli di crisi aperti al Mimit sono passati da 149 a 57. Come hanno fatto a risolverli? Facile: il Ministero ha deciso di considerare nel conteggio solo vertenze di aziende con oltre 250 dipendenti.
Il lavoro in Italia soffre, è diventato sempre più precario, è stato indebolito, frammentato, ma il Governo dichiara che sta aumentando l’occupazione nel nostro Paese ma non dice che 2 assunzioni su 3 sono state fatte con contratti precari. Bisogna eliminare i contratti pirata, estendere i contratti collettivi firmati da Cgil Cisl Uil e rinnovare i contratti scaduti.
Per il rinnovo del contratto nazionale del nostro settore i nostri obiettivi principali saranno aumenti salariali sostanziosi, non inferiori a quanto preso dai lavoratori durante il contratto vigente, per recuperare il potere d’acquisto perso a causa dell’alta inflazione e la differenza con gli altri Paesi europei, è la riduzione dell’orario di lavoro come strumento necessario per gestire gli effetti della transizione ecologica e dell’intelligenza artificiale, per rendere il lavoro manifatturiero più attrattivo, più vivibile e più sicuro. Più salario e meno orario non è uno slogan ma una necessità ed è la parola d’ordine utilizzata anche dai sindacati in Germania e negli Stati Uniti”.
Come abbiamo sempre ribadito i Governi si giudicano sul merito dei problemi e delle soluzioni e non dal colore politico per queste ragioni non faremo sconti a nessuno.
*Segretario generale Uilm-Uil
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