Organizzazione americana denuncia: “Unità della morte” in Afghanistan. Uccisi dai talebani 4 terror
Un’azione repressiva è stata promossa dai servizi di sicurezza talebani contro elementi sospettati di appartenere alla frazione afghana dell’Isis, responsabile degli ultimi attentanti terroristici compiuti nelle principali città dell’Afganistan. L’operazione è stata avviata nella provincia di Kandahar, nel sud del paese, ed ha portato all’uccisione di quattro membri dell’Isis-K e a due civili. La notizia sarebbe da mettere in relazione alle voci che parlano della costituzione di una “unità della morte” in Afghanistan, che opererebbe al di fuori della legge, caratterizzandosi per la totale violazione dei diritti umani e civili nei confronti della popolazione. In sostanza, se vogliamo cercare qualche similitudine con la storia, si tratterebbe di corpo speciali sul modello dei “Corpi Franchi” tedeschi, i Freikorps, reclutati tra gli ex combattenti della Grande guerra dalla Repubblica di Weimar con lo scopo preciso di stroncare nel sangue la Lega spartachista e la Repubblica bavarese dei Consigli o, storia più recente, con la polizia segreta “antisovversiva” al servizio dei generali argentini che presero il potere nel 1976, ritenuta responsabile di omicidi, torture, sparizioni di decine di migliaia di cittadini.
Secondo fonti locali, in un Paese allo stremo e alla fame, alle soglie dell’emergenza umanitaria, l’unità colpirebbe sistematicamente persone sgradite al governo talebano, mentre da testimonianze interne a un’organizzazione umanitaria americana, che si occupa del salvataggio di civili afghani, la repressione sarebbe mirata a colpire soprattutto funzionari governativi invisi ai talebani per il loro passato di collaboratori con le forze di pace occidentali.
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