Nord Stream 1+2, quattro le esplosioni
di Germana Tappero Merlo
"La Svezia ha scoperto che nei gasdotti Nord Stream 1+2 esplosi c'erano quattro centri di esplosione, non tre come riferito in precedenza. Sperare di individuare, con certezza, le responsabilità di quanto avvenuto è un compito sempre più complesso, almeno stando ai rapporti circolanti in queste ore, perché è in atto, e si sa da tempo, anche una guerra di disinformazione e mistificazione. Secondo l'agenzia stampa russa Ria Novosti, nell'area delle fughe di gas del Nord Stream, a settembre, elicotteri militari statunitensi hanno pattugliato ripetutamente e per ore. Di contro, secondo un rapporto della CNN, funzionari della sicurezza europea (ma non specifica quali) avrebbero avvistato navi della Marina russa vicino alle perdite nei gasdotti, così come già la scorsa settimana sottomarini russi sono stati intercettati non lontano da quelle aree. Ma, appunto, disinformazione e mistificazione, come da manuale delle nuove guerre ibride.
Unica certezza sono le conseguenze, quelle immediate, che vedono il settore energetico occidentale allarmato per tutti i gasdotti e navi che operano nel settore, e quelle più a lungo termine, perchè è ormai un dato acquisito che si prospetta un inverno difficile. Ma non solo. Sono state colpite pesantemente infrastrutture critiche, obiettivo strategico in una guerra in quest'era dove a definire i rapporti di potenza è anche la geopolitica dei flussi (in "Dalla paura all'odio. Terrorismo, estremismo e cospirazionismo. La cultura della violenza jihadista e dell'ultradestra eversiva da al?Qaeda a QAnon, e oltre"). Perché se terrorismo ed estremismi sembrano lontani da quanto sta accadendo in Ucraina, di fatto, la grave instabilità economica che si prospetta può alimentare la già diffusa insicurezza sociale, con relativo acuirsi di un'estremizzazione della politica, di cui la polarizzazione attuale è solo un assaggio."
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