Non si ferma la rivoluzione di Francesco: una donna Prefetto in Vaticano
di Luca Rolandi
Con la pazienza di una formica che porta il suo carico verso la meta, Papa Francesco cambia in profondità e senza clamore le strutture della Chiesa. Il messaggio e il mistero di salvezza di Cristo restano immutati nel tempo, ma i contesti cambiano, i segni dei tempi li definì Giovanni XXIII prima e durante il Concilio Vaticano II. Il giorno dell’Epifania, la manifestazione di Dio all’umanità nella sua globalità, il Papa ha nominato prefetto del dicastero per la Vita consacrata e la Vita apostolica suor Simona Brambilla, missionaria della Consolata. Una suora che succede ad un cardinale il brasiliano Joao Braz de Aviz. Per chi non è troppo dentro alle sacre stanze vaticane potrebbe sembrare un avvicendamento, ma in realtà di tratta di una svolta epocale. Suor Simona si occupa di vita consacrata e apostolica per tutti, donne e uomini, sarà consulente diretta del Pontefice, in una dinamica quotidiana che finalmente valorizza il genere femminile anche nelle antiche strutture ecclesiastiche. Inoltre, suor Brambilla potrà contare sul pro-prefetto del dicastero il già Rettor Maggiore dei Salesiani nel mondo, Ángel Fernández Artime.
La religiosa, 59 anni, solidi studi teologici, proviene dalla scuola dei missionari della Consolata del Santo Giuseppe Allamano, ramo femminile, tra i cardinali c’è il cuneese e torinese d’adozione mons. Giorgio Marengo, primate della Chiesa di Mongolia ad Ulan Bator. La chiesa in uscita e presente in ogni angolo della Terra come da indicazione evangelica. Testimoni in un mondo plurale e secolari.
Il dicastero di suor Brambilla fu fondato da Papa Sisto V nel 1586 e da allora ha subito varie trasformazioni. Sovrintende a quasi 700.000 donne e uomini consacrati dei diversi ordini e società religiose cattoliche in tutto il mondo. Le donne sono sempre state di gran lunga le più numerose. Le statistiche vaticane per il 2024 indicano che oggi nella Chiesa ci sono 559.228 religiose e 128.559 sacerdoti appartenenti a ordini religiosi, tutti sotto la supervisione e la giurisdizione di questo dicastero.
Le donne sono aumentate negli ultimi cinque anni nei dicasteri Vaticani e nelle sedi di responsabilità. L’8 luglio 2019 il Papa ha nominato per la prima volta sette donne membri della Vita consacrata; poi scelse suor Brambilla come segretario e oggi prefetto. Dall’inizio del papato la presenza delle donne è sensibilmente aumentata: la percentuale femminile è passata dal 19,2 al 23,4 per cento. Un cammino tracciato dalla costituzione apostolica Praedicate Evangelium, che rende possibile la nomina dei laici e delle religiose a capo di un dicastero, incarico prima riservato a cardinali e arcivescovi. Tra le nominate c’è Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale e suor Raffaella Petrini, segretario generale del Governatorato. Il 1° aprile 2023, papa Francesco ha nominato Suor Helen Alford, di origine inglese, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Già oggi nella Curia romana ci sono diverse donne sottosegretarie, la terza carica dopo il prefetto e il segretario. Si tratta di due laiche, Gabriella Gambino e Linda Ghisoni, presso il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, mentre presso il Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Carmen Ros Nortes è sottosegretaria. Un’altra laica, Emile Cuda, è segretaria della Pontificia Commissione per l’America Latina; così come Nataša Govekar è a capo della direzione teologico-pastorale del Dicastero per la Comunicazione; Cristiane Murray è vicedirettrice della Sala Stampa della Santa Sede (prima di lei, Paloma Garcia Ovejero era stata nominata prima donna a ricoprire il ruolo di vicedirettrice di tale ufficio); e Charlotte Kreuter-Kirchhof è vicecoordinatrice del Consiglio per l’Economia. Anche la segreteria generale del Sinodo ha un sottosegretario donna, la suora francese Nathalie Becquart.
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