top of page

Maserati, una morte annunciata. La Uilm scrive a John Elkann


“I dazi e la transizione energetica non sono la causa della situazione drammatica in cui versa Maserati, ma siamo arrivati a questo punto per scelte già prese da tempo e che ne stanno decretando la morte industriale”. Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, in una lettera indirizzata al Presidente di Stellantis John Elkann, dopo la pubblicazione dei dati drammatici sulla produzione di veicoli in Italia nel primo trimestre 2025 e le indiscrezioni di Bloomberg sul possibile spin-off di Maserati. 

“Sono trascorsi oltre otto mesi dalla mia lettera, nella quale Le esprimevo un grido di dolore per la situazione drammatica in cui versava la produzione di Maserati - scrive il leader Uilm - siamo passati da oltre 27mila auto prodotte nel 2023 a meno di 10mila nel 2024, con un calo enorme del 64%”.


“Con questi risultati era evidente che saremmo arrivati nel brevissimo periodo a fermare la produzione a Torino, Cassino e Modena - aggiunge - per questo suggerii di intervenire concretamente prima che si consumasse il disastro”.

Il marchio storico Maserati, la casa automobilistica del Tridente fondata a Bologna il 1º dicembre del 1914 dal pilota Alfieri Maserati, dopo una serie di crisi e rischi fallimentari fu rilevata in toto dalla Fiat, e successivamente in seguito ad una serie di passaggi azionari, entro sul finire degli anni Novanta nell'orbita Ferrari, per poi rientrare alla Fiat nel 2005, stesso anno in cui Sergio Marchione veniva nominato amministratore delegato del Gruppo, che darà vita alla produzione del cosiddetto Polo del lusso con la realizzazione nel 2007 della Granturismo, disegnata da Pininfarina, sulla scia della Quattroporte (2003), cui ha fatto seguito la Gran Cabrio. Il 2016 è l'anno Levante, primo Suv del marchio e nel 2022 il suv Grecale, modelli che non arrestano la discesa produttiva del marchio, i cui dipendenti passano da 1300 a 400 nell'arco di due anni, dal 2022 al 2024, con il gruppo Stellantis che tende a disinvestire nonostante le assicurazioni dell'allora CEO Carlos Tavares.

Disastro contro cui anche i tentativi dei sindacati si sono arenati. Ricorda, infatti, Palombella nella sua lettera a Elkann: “Nella sua risposta Lei, tramite l’ex amministratore delegato Carlos Tavares, mi assicurò che Maserati rimaneva 'l’unico marchio di veicoli completamente progettati, sviluppati e prodotti in Italia' e che 'dal punto di vista commerciale' stavate facendo 'grandi passi in avanti verso un’ulteriore espansione del Marchio a livello internazionale' escludendo di 'scorporare in qualsiasi modo Maserati da Stellantis'.

“I dati del primo trimestre del 2025 dei volumi produttivi di Stellantis in Italia evidenziano un netto peggioramento rispetto a quelli già preoccupanti del 2024, con un -42% per le autovetture, che smentisce quanto da Lei più volte dichiarato. Con questo trend si arriverebbe a fine anno ad una produzione di poco più di 200mila auto nei cinque stabilimenti italiani” evidenzia ancora il numero uno della Uilm-Uil.

“Le Maserati prodotte in questo primo trimestre sono state circa mille, in calo del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso - continua - È stata quasi azzerata la produzione a Mirafiori e fortemente ridimensionata a Cassino; mentre lo stabilimento di Modena ha lavorato sette giorni in tre mesi, i lavoratori sono in cassa integrazione ormai da quasi due anni”.

“Nonostante i nostri continui solleciti e le rassicurazioni insufficienti che Lei ha fornito all’audizione parlamentare del 19 marzo scorso, oggi leggiamo da autorevoli agenzie internazionali che i problemi di Maserati, e anche di Alfa Romeo, sono legati ai dazi imposti qualche giorno fa dagli Stati Uniti”.

“Non c’è più tempo da perdere e per noi ci sono solo due strade da percorrere per il rilancio dei marchi iconici: investimenti immediati e produzione di nuovi modelli oppure la nascita del Polo del Lusso con Ferrari, l’unico spin-off che ci convince” conclude Palombella.

Commenti


L'associazione

Montagne

Approfondisci la 

nostra storia

#laportadivetro

Posts Archive

ISCRIVITI
ALLA
NEWSLETTER

Thanks for submitting!

bottom of page