La presa di Avdiivka è più di un punto a favore della Russia
di Michele Corrado*
Tre giorni fa i russi hanno conquistato Avdiivka costringendo le unità ucraine ad abbandonare la cittadina. Quello che pochi mesi fa pareva impossibile si è materializzato sul campo in maniera nefasta per le truppe ucraine che ora subiscono l’iniziativa dell'esercito avversario.
Avdiivka è un agglomerato urbano dell'Ucraina orientale sita nell'oblast' di Donec'k e nel distretto di Pokrovs'k, che contava circa trentaduemila abitanti su una superficie di 29 km quadrati di perfetta pianura. I russi hanno deciso di sviluppare lì lo "sforzo principale" (come si identifica in tattica il risultato primario di una azione di solito offensiva) della loro ripresa iniziativa invernale dopo mesi di “stallo”. Per riuscire in questo hanno semplicemente aumentato il rapporto di forze locali nell’area della battaglia urbana da loro definita, in modo da rendere insostenibile per gli ucraini il mantenimento delle posizioni. Per fare ciò sono arrivati (secondo alcune fonti aperte) ad un rapporto di sette a uno. Nella pratica, gli ucraini potevano contare, su circa settemila effettivi, mentre i russi sono arrivati a circa quarantottomila. Con questa disparità di forze (considerando che ucraini e russi hanno capacità similari), è ovvio che il risultato dello scontro era segnato.
Preoccupa il morale tra le truppe ucraine
Ora ci si può chiedere per quale motivo gli ucraini non abbiano utilizzato riserve, perché non abbandonare preventivamente la città contando poi su un tipo di difesa elastica anziché rigida, oppure per quale motivo incaponirsi su un abitato di nessuna rilevanza operativa e di scarso valore tattico (come già accaduto per Bakhmut). Sicuramente i russi hanno avuto perdite superiori alla consistenza delle truppe ucraine, ma essendo storicamente refrattari a considerare importante questo fattore (aspetto nel quale gli ucraini si sono di molto occidentalizzati), considerano soltanto il risultato conseguito e su questo non vi sono dubbi che dal 17 di febbraio Avdiivka è sotto completo controllo russo. Sia i russi che gli ucraini combattono alla vecchia maniera, la conquista e distruzione del terreno, non l’agire contro le Forze nemiche per poi avere la disponibilità del territorio come effetto diretto.
In ogni caso la presa di Avdiivka genera, nel contesto generale, due constatazioni: la prima, fondamentale, che i russi sono di nuovo all’offensiva, seppure localmente; la seconda che gli ucraini hanno difficoltà a mantenere la situazione di “stallo” a seguito del mancato raggiungimento degli obiettivi pianificati con la loro contro-offensiva della scorsa estate e non dispongono di riserve, più o meno mobili, da impiegare nei confronti delle locali azioni offensive russe.
Vi è poi il problema del “morale”: gli ucraini stanno evidenziando vistose crepe della loro compattezza nazionale nella determinazione a proseguire il conflitto. Se ciò perdura non avranno alcuna possibilità nel contenere la corrispondente spinta offensiva russa che al momento è soltanto localizzata, ma in primavera potrebbe portate al collasso di vasti settori del fronte di conflitto. In tal caso non ci sarebbe più nulla che si possa fare per evitare la completa sconfitta dello Stato ucraino.
*Col. (aus.) Esercito Italiano
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