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Stefano Capello

L'Editoriale di Natale. "Gesù è nato per tutti, credenti e non"

di Stefano Capello

 

Nel fare il presepe, generalmente l’8 dicembre, si deve prestare attenzione a sistemare i Magi molto lontano dalla capanna per poi avvicinarli piano piano, ma soprattutto non mettere nella culla o mangiatoia il Bambin Gesù.

Il Bambinello andrà posto dietro la capanna per poi essere posizionato nella sua sede alla mezzanotte del 24 dicembre.

Direi che queste sono le basi!

Oggi, per questo Natale, invece, immagino dietro la capanna non un Gesù ma dieci, cento, mille. Perché Gesù nasce per tutti, credenti e non credenti, ricchi e poveri, compagni ed avversari, pacifisti e guerrafondai, nasce per me, ma anche per te chiunque tu sia.

Ecco perché ognuno deve avere alimentare la capacità d'incontrare l'aspetto spirituale del proprio Dio, perché se la democrazia è partecipazione, la salvezza è relazione.

Viviamo in tempi difficili perché l’individualismo e l’egoismo hanno preso il sopravvento sulla relazione, l’ideologia ha preso il sopravvento sulle idee, la campagna elettorale permanente sul bene comune, il leader singolo sui partiti partecipati.

 

Occorre sia Natale per la pace.

Occorre sia Natale per i migranti.

Occorre sia Natale per lo ius sanguinis, per lo ius scholae per la cittadinanza.

Occorre sia Natale per la sicurezza sul lavoro.

Occorre sia Natale per le donne minacciate di chi dice di amarle.

Occorre sia Natale a scuola.

Occorre sia Natale nella sanità.

Occorre sia Natale nella povertà culturale ed economica.

Occorre sia Natale ognuno di noi lo sa dove e perché.

Occorrerebbe che non fossero parole e semplici auspici ma relazioni.


Occorre che i credenti s’incontrino con Gesù, quello vero non quello tirato ora di qua ed ora di là a seconda di quel che mi serve.

Lo dice anche il comandamento, non nominare il nome di Dio invano.

Non di meno i non credenti, che a Natale hanno comunque occasione di credere che il male non può e non deve avere l’ultima parola.

 

Continuando la metafora del presepe, vedremo poi i Magi che incontrano questo bambino e forse non capiscono bene cosa sia loro successo, tuttavia dopo l’incontro fecero ritorno a casa “per una altra strada” perché dovevano evitare Erode e soprattutto dovevano cambiare loro.

 

Che sia Natale per tutti, ognuno creda come può.

Che sia Natale per tutti, ognuno dopo l’incontro faccia ritorno a casa sua , ma per una altra strada.

Che sia Natale per tutti, infatti per ciascuno ci sarà la sua statuetta di Gesù bambino. 

 

 

 

 

 

 

 

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