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L'appuntamento di oggi: ore 21 Santuario della Consolata, dialogo con Paola Bignardi

di Vice


"Chi ha detto che i giovani non cercano Dio?" è il titolo della serata organizzata dalla Voce e il Tempo, il settimanale della Curia torinese diretto da Alberto Riccadonna, nuovo appuntamento del ciclo di dibattito promossi dal Santuario della Consolata. A rispondere alla domanda sarà la pedagogista Paola Bignardi, presidente nazionale dell'Azione Cattolica, autrice insieme con Rita Bichi del recente libro "Cerco, dunque credo?" per i tipi Vita e Pensiero. Si tratta di una ricerca condotta dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo su cento giovani d'età compresa tra i 18 e i 29 anni, cui è stato domandato di raccontare in primo luogo la propria esperienza di spiritualità e la posizione rispetto alla fede.

Ed è alla stessa Paola Bignardi che in proposito Cristina Conti ha posto una serie di domande nell'ultimo numero del settimanale cattolica torinese[1]. Domande anche spinose, su perché, per esempio, i giovani si allontanano dalla Chiesa; o interrogativi propositivi, fiduciosi, che affrontano la conservazione dell'impegno nel sociale e nel rapporto con la fede cristiana per tantissimi giovani. Su quest'ultimo punto, Bignardi osserva che "Chi è rimasto accede a contenuti della proposta cristiana attraverso la lettura del Vangelo e la partecipazione a contenuti formativi. E spesso spera in un cambio di atteggiamento da parte degli adulti". Un atteggiamento che si manifesta, come sottolinea la pedagogista, anche nella rinuncia ad essere figura di riferimento per i propri giovani, lasciati quindi soli, impossibilitati a "confidarsi sinceramente", il che produce "forte inquietudine, ansia, incapacità di affrontare momenti cruciali della vita, come quello della difficoltà, del dolore, dell'incertezza del futuro e la morte".

Che fare? Quali sono gli spazi di intervento della Chiesa? Per Paola Bignardi, una delle strade da percorrere rimane quella di aggiornare "il modo di vivere e interpretare il Vangelo [...] e di essere capaci di mettersi in gioco con i perché che i giovani propongono ogni giorno. Stare vicino a chi sta crescendo. Essere, insomma, una Chiesa 'in uscita'. come spesso propone Papa Francesco". Dunque, una strada antica religiosa quanto laica, che si richiama al buon senso e che ha accompagnato più generazioni, ma che sembra essere stata inopinatamente trascurata, se non dimenticata.


Note

[1] Cristina Conti, I giovani e la fede: una ricerca inquieta e sofferta, La Voce e il Tempo, n. 40, 3 novembre 2024.

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