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La Porta di Vetro

L'appuntamento di oggi. Ore 18 si apre "Città ferite" a Chivasso

Aggiornamento: 2 giorni fa


Sono immagini di un passato remoto quelle che propone la mostra fotografica "Città ferite", che si apre nel tardo pomeriggio di oggi, 21 novembre, a Chivasso, palazzo Einaudi.

Lontane, eppure ancora così forti e intense nel loro "bianco e nero" da scuotere le coscienze del nostro presente e a sollecitare l'eterna domanda se si sia fatto davvero tutto quanto era possibile per guardare a quegli anni, i cosiddetti anni di piombo (e di tritolo, se pensiamo alle stragi neofasciste) con la necessaria obiettività e onestà culturale.

Il problema, per la verità, quando si affronta genesi e sviluppo del terrorismo, non è soltanto dell'Italia, ma s'impone su scala planetaria. Per tutti è impervio fare i conti con un passato scomodo. Vale per la Germania dell'epoca, quella che era la Germania Federale, Germania dell'Ovest (Bundesrepublik Deutschland o BRD) alle prese la Rote Armee Fraktion, la famosa organizzazione terroristica Baader Meinhof; così per la Francia, scossa negli anni Sessanta dagli attentati dell'organizzazione reazionaria e sovversiva di destra Oas e poi nel decennio successivo dagli assassini politici perpetrati dal gruppo di estrema sinistra Action Directe, e per le "guerre" indipendentiste condotte da gruppi-partiti in Spagna e in Gran Bretagna.

Rimangono dunque numerose le zone d'ombra che si manifestano ogni qual volta ricercatori e storici cercano una via alternativa a quella giudiziaria: intrecci difficili da dipanare e mistificazioni anche di livello internazionale si frappongono sulla strada della verità.

Ma ritorniamo alla mostra "Città ferite. Torino Chivasso anni '70", che riprende quel viaggio attraverso uno dei periodi più drammatici della recente storia italiana. Riprende, perché l'esposizione è diventata itinerante dopo l'esordio a Torino nel marzo del 2022 e un successivo momento a Rivoli, con l'integrazione di episodi locali. L'impianto rimane lo stesso e si sviluppa in quattro sezioni principali, dall’Assedio (un focus sul clima di tensione e conflitto sociale che caratterizzò gli anni ’70) agli Attentati (una cronaca degli attacchi violenti compiuti dai gruppi eversivi contro lo Stato e le sue istituzioni) al Dolore (una riflessione sugli effetti umani e sociali delle azioni terroristiche) e all'Attacco (dedicata all’irruzione di Prima Linea nella Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino l’11 dicembre 1979, episodio che causò il ferimento di dieci persone e rimane uno dei simboli della brutalità di quel periodo), cui si è innestato la dimensione chivassese, parte della quale ruotò attorno alla grande fabbrica, la Lancia, uno dei centri di maggiore tensione sociale e politica di quel periodo e di radicamento dei "fiancheggiatori" del terrorismo.

La mostra, a cura di Tiziana Bonomo di ArtPhoto con la supervisione di Michele Ruggiero, nasce da una iniziativa dell’Associazione La Porta di Vetro Aps ed ha ricevuto il fondamentale sostegno del Consiglio regionale del Piemonte. La realizzazione oggi a Chivasso, così come a Rivoli lo fu da parte di Unitre e Comune, si è potuta giovare dello spirito di collaborazione profuso da Anpi e Unitre locali, e dall'assistenza logistica dell'Amministrazione comunale.


L'ingresso è gratuito e osserva i seguenti orari:

  • Martedì – Venerdì: 16:00 – 19:00

  • Sabato e Domenica: 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00

  • Lunedì chiuso

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