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L'APPUNTAMENTO DI OGGI. Chieri, ore 18: inaugurazione Cappella dell'Oratorio di San Filippo Neri

Aggiornamento: 9 apr


Sarà una mostra di arte contemporanea ad inaugurare alle 18 di oggi, 31 ottobre, la Cappella dell’Oratorio di San Filippo Neri, che riapre al pubblico dopo un importante intervento di restauro conservativo che l’ha riportata agli splendori originali. E come avvenuto negli anni passati, la Cappella tornerà ad essere uno dei principali luoghi della cultura a Chieri, dove sarà possibile organizzare eventi di vario genere: esposizioni, concerti, spettacoli teatrali, conferenze, incontri.[1]

Si inizia quindi con LA MATERIA PARLA. Sculture d’autore in dialogo con la città, una mostra curata da Monica Trigona che proprio dalla Cappella di San Filippo avrà il suo punto ideale di partenza, ma che si svilupperà in altri quattro siti di Chieri: la Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII), il sagrato della Chiesa di San Filippo, il sagrato della Chiesa di San Bernardino e l’Imbiancheria del Vajro, una contaminazione tra architetture classiche e declinazioni artistiche contemporanee che offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere autori di fama internazionale.

L’esposizione si propone infatti di indagare certe produzioni plastiche, originali e personalissime, che dagli anni Ottanta del secolo scorso sino ai giorni nostri hanno concorso allo sviluppo della multiforme espressione contemporanea attribuendo grande importanza all’elemento profondo e primario che è sostanza del proprio linguaggio: La materia. L’artista infatti è andato ad assumere atteggiamenti sempre più radicali nei suoi confronti: talora si piega alle sue forze interne condizionando forme e superfici delle opere, talora gioca con le sue caratteristiche intrinseche praticando differenti aggregazioni e giustapposizioni, talvolta ne stravolge la natura provocando interessanti slittamenti di senso e spiazzamenti percettivi.

Stefano Bonzano "Radici di vita"
Stefano Bonzano "Radici di vita"

Nel percorso espositivo diffuso tra cinque significative sedi cittadine appaiono due opere antecedenti al quarantennio preso in considerazione, una nel giardino dell’Imbiancheria del Vajro, realizzata da Umberto Mastroianni, l’altra nella Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII) da Maria Lai, che attraverso le loro ricerche trasversali hanno aperto idealmente la strada alle sperimentazioni più ardite.

Nella stessa suggestiva cappella barocca svetta un’istallazione «fuori dal coro» per dati anagrafici e provenienza geografica della sua autrice, la giovane svedese Diana Orving. Sospesa nella volta, la sua scultura tessile di juta riciclata, che ricorda una placenta e di conseguenza il legame tra madre e figlio, omaggia la ricerca di Lai, richiamandone i celebri lavori tessili.

Tra le altre opere della rassegna citiamo quella di un artista dall’indiscussa originalità, Aldo Mondino, mentre all'interno dell’edificio i visitatori incontreranno Piero Fogliati, uomo raffinato e colto, che nella sua carriera si è concentrato su esperienze estetiche e sensoriali.

Gabriele Garbolino Rù "Gesso dipinto"
Gabriele Garbolino Rù "Gesso dipinto"

La mostra raccoglie opere di Umberto Cavenago, esposta alla Cappella di San Filippo, meraviglioso esempio di sperimentazione sulle infinite potenzialità tecniche e volumetriche della materia, e di Giacinto Cerone virtuoso della materia, che si è sapientemente destreggiato tra ceramica, plastica, alluminio, marmo e altro ancora, sono i quattro gessi di inizio anni Novanta, posizionati all’Imbiancheria.

Di rilievo le opere di Gabriele Garbolino Rù, sculturo e docente all'Accademia delle Belle Arti di Torino, presente nella Cappella di San Filippo con lavori che evidenziano l’interesse per l’iconografia contemporanea quanto per la tradizione più classica. Al lungo elenco degli artisti, aggiungiamo ancora i nomi di Silvano Tessarollo, Antonio Riello, Carlo Pasini, Marco Mazzucconi, Stefano Bonzano, Domenico Borrelli, Paolo Grassino, Theo Gallino, Salvatore Astore, Carlo D’Oria.

La mostra è stata realizzata grazie alla grande disponibilità degli artisti e all’indispensabile collaborazione della Galleria Lara e Rino Costa di Valenza, di Tempesta Gallery di Milano, della Galleria Umberto Benappi di Torino e della galleria Mazzoleni di Torino.


Note


[1] La Cappella di San Filippo, La Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII) e l’Imbiancheria del Vajro saranno aperte al pubblico dal 3 novembre 2023 al 7 gennaio 2024, dal venerdì alla domenica dalle ore 15 alle ore 18 con ingresso gratuito. Le opere posizionate sul sagrato della Chiesa di San Bernardino e su quello della Chiesa di San Filippo saranno sempre visibili.




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