Iran, ancora proteste e gli hacker colpiscono siti della repressione
Aggiornamento: 7 dic 2022
Guarda il video. Donne che si scagliano contro le forze di sicurezza del regime islamico per salvare un giovane manifestante dalle percosse e dalla galera. Accade oramai quotidianamente in Iran come mostra il filmato, mentre le notizie arrivano con il contagocce per la stretta che il governo degli ayatollah ha imposto sul web. Per contrasto, le forze della Resistenza hanno colpito con un hacker aggio l'apparato giudiziario del regime e altri siti utilizzati dalle forze della repressione. Un duro colpo all'immagine di Teheran che comincia ad accusare la continuità della protesta e delle manifestazioni di piazza di donne e giovani. Una situazione inattesa per il clero islamico che ora esce allo scoperto, accusando i manifestanti di voler rovesciare il governo.
Lo ha detto senza mezzi termini l'ayatollah di Karaj, una città a 20 chilometri da Teheran. Uomo fedele ad Ali Khamenei, il religioso ha affermato davanti alle telecamere (nel video) che le proteste per la morte di Mahsa Amini, la giovane uccisa dalla polizia morale per l'uso eterodosso del velo, e di altre giovani donne, sono soltanto un pretesto per minare l'autorità politica, spirituale e morale del Paese.
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