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La Porta di Vetro

In ricordo di Mario Dravelli, un incontro oggi a Moncalieri

Si deve alla poliedrica e versatile capacità organizzativa di Michele Sabatino, unita a una sincera e mai doma passione politica, l'iniziativa di oggi, 9 novembre, cui partecipa la Porta di Vetro, dedicata a una figura importante, ma rimasta in controluce, del movimento partigiano e operaio, Mario Dravelli,

Dalla sua esperienza, filtrata attraverso il suo autobiografico Michelino,[1] l'ex segretario regionale della Cna Piemonte, la storica associazione degli artigiani che quest'anno ha compiuto 50 anni di vita,[2] ha raccolto passaggi e figure del Novecento condensate in un percorso che è prioritariamente quello della storia del Pci e di Torino, e inevitabilmente di riflesso del Paese e di tutti gli altri partiti di massa e non, relegati in un colpo solo negli archivi "a disposizione" di ricercatori e storici: dalla Democrazia cristiana al Partito socialista, ai socialdemocratici di Giuseppe Saragat, ai repubblicani di Ugo La Malfa e ai liberali di Giovanni Malagoli. Un'altra Italia.

Un "lutto" non ancora del tutto elaborato, quello appunto della scomparsa dei grandi partiti, che puntualmente riaffiora nelle generazioni che sono state protagoniste di quel periodo storico, dal boom economico degli anni Sessanta alle grandi lotte sociali e sindacali del decennio successivo che hanno trasformato il Paese, ma sempre a stretto contatto di chi le aveva precedute. Tra questi, la generazione dei Dravelli, cioè di ex partigiani o gappisti, militanti di partito e sindacali, spesso licenziati dalle fabbriche per rappresaglia nel violento scontro anche di classe di metà anni Cinquanta. Per Sabatino, Dravelli è il paradigma di quella stagione che dalla dittatura fascista ne esce da combattente nella guerra di Liberazione, insieme con la speranza di un cambiamento reale dei rapporti di forza sul piano sociale, ma sempre attento a non compiere pericolosi salti nel vuoto o avventure disancorate dalla realtà. Di qui, l'adesione al partito nuovo di Palmiro Togliatti e alla via italiana al socialismo, con una "resistenza" caparbia a non cedere al pessimismo per proseguire, anche nei difficile tempi della guerra fredda, verso la costruzione di forme di genuina opposizione politica radicate nella partecipazione delle masse e non nella sterile contrapposizione agli altri.

Nell'incontro, moderato Melchiorre Menzio, direttore del settimanale il Mercoledì, Michele Sabatino dialogherà con Antonietta Fortunato, presidente della Fondazione Dravelli.


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