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Stefano Di Polito

Il mese della Resistenza: un video al giorno per ricordare

Aggiornamento: 10 nov

di Stefano Di Polito


Da oggi, 5 aprile, saranno pubblicati online, sui canali social di Torinogiovani e dell’associazione Plurale, venti video sulla Resistenza per ricordare i luoghi e le vicende principali dei venti mesi di lotta di Liberazione.

L’idea è di celebrare la Resistenza per venti giorni, a partire da una data simbolica come il 5 aprile, la ricorrenza della fucilazione al Martinetto dei vertici del Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Piemontese, fino al 25 aprile, il giorno della Festa della Liberazione.

I video sono stati realizzati dal regista torinese Stefano Di Polito, autore dell'articolo per la Porta di Vetro, in venti luoghi simbolici per la Resistenza a Torino. Si tratta di un itinerario alla scoperta dei posti in cui sono avvenuti i principali episodi della Liberazione. Tra i venti luoghi la Casa Gobetti, Palazzo Campana, l’Albergo Nazionale, la Caserma Alessandro La Marmora, le Carceri Nuove, la Casa di Dante Di Nanni, il Poligono di tiro del Martinetto, il Cimitero Monumentale, le Officine FIAT Grandi Motori, il Museo Diffuso della Resistenza.

I video saranno pubblicati in ordine cronologico ripercorrendo gli avvenimenti della Resistenza, l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando in Torino entrarono i Tedeschi, le torture e le repressioni ai danni dei partigiani,  gli scioperi operai, le deportazioni e la Liberazione della città, rendendo così omaggio a figure celebri come Ada e Piero Gobetti, Emanuele Artom, Dante Di Nanni, Antonio Banfo.


A volte la storia sembra troppo grande per comprenderla. Il rischio, però, è di tradirla. Allontanandosene e dimenticandola. Per fortuna c’è chi la storia la studia e la divulga. A me è capitato di conoscere un giovane ricercatore, Luca Zanotta, già guida del Museo Diffuso della Resistenza e autore di molti studi sulla Resistenza. L’ho visto in azione in un quartiere che conosco bene come Mirafiori Sud e ha saputo appassionare di storia e di politica sia un gruppo di studenti delle scuole superiori e sia un gruppo di pensionati. Mi sono segnato il suo cellulare e ho aspettato che arrivasse il momento giusto per coinvolgerlo.



Negli ultimi mesi del 2023 si è presentata l’occasione che stavo cercando, grazie al sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte. È nato un progetto semplice. Realizzare venti brevi video sui luoghi e sui personaggi della Resistenza, per poi pubblicarli sulla app Tellingstones, in modo da creare un itinerario digitale alla scoperta delle vicende principali dei venti mesi della Liberazione. Così siamo partiti insieme, Luca ed io, a individuare venti luoghi e venti storie da raccontare in un minuto e mezzo.

Per me la chiave è stata subito evidente: dovevamo essere innanzitutto rigorosi storicamente e poi chiari e comprensibili per tutti, cercando di dare continui riferimenti temporali, per fare in modo che chi vedesse le singole clip, sapesse collocarle in un contesto più ampio. Inoltre, dovevamo smontare il modo di raccontare una storia e partire subito dal clou per poi ricostruire i fatti, in modo da tenere vivo l’interesse già nei primi secondi della clip.

La storia è rimasta grande, ma è diventata improvvisamente vicina. Innanzitutto per me. Facendo le riprese nei luoghi della Resistenza, ho rivissuto con intimità le storie dei partigiani e riscoperto il coraggio di chi ci ha liberato dal nazifascismo, spesso, pagando con la vita. Ho letto per la prima volta le lapidi commemorative sui muri di Palazzo di Città; ho riflettuto sulla forma che ricorda un cratere di Piazzale Valdo Fusi; ho compreso l’importanza degli scioperi operai; ho rimesso in ordine le date, dall’arresto del Duce, all’occupazione nazifascista fino alle deportazioni e alle fucilazioni; ho imparato a memoria dei nomi e dei cognomi; ho visto alcuni giovani volti sullo striscione appeso sul muro del Carcere Le Nuove; ho visitato il Sacrario del Martinetto e il Campo della Gloria al Cimitero Monumentale e lì purtroppo ho ritrovato proprio quei personaggi di cui avevo imparato le generalità; ho visto i luoghi delle torture e i luoghi riconquistati; ho rivissuto i giorni della Liberazione e quei venti mesi mi sono sembrati interminabili.


Ho smesso di disconoscere gli episodi principali della Resistenza. E mi sono sentito più libero. Soprattutto adesso che vengono messi in discussione. Mi è sembrato di avere delle risposte, per chi non ama festeggiare il 25 aprile. E poi ci è sembrato che un giorno di festa per la Liberazione fosse davvero poco, soprattutto, in un’epoca in cui il Natale si festeggia con due mesi di anticipo, Halloween dura due settimane e i Black Friday si sono moltiplicati.

Così abbiamo deciso di creare un calendario di venti giorni e di pubblicare un video al giorno dal 5 aprile, la ricorrenza della fucilazione degli Otto del Martinetto, fino al 25 aprile, il giorno della Liberazione.

I primi video saranno pubblicati sui canali social di Torinogiovani e dell’associazione Plurale, la speranza è che si uniscano altre persone e altre realtà, in una “staffetta partigiana”, in modo da condividere in tanti le clip e far crescere la conoscenza della storia. Sulla app Tellingstones sono pubblicate, inoltre, delle schede con i riferimenti bibliografici, che possono essere usate liberamente anche dagli insegnanti.

I video rappresentano un modo innovativo per parlare a un target come quello giovanile ma sono adatti a coloro che amano sentirsi liberi e che hanno ancora oggi il coraggio di ostentare i valori dell’antifascismo.

 

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