Il mese della Resistenza: a teatro per ricordare la partigiana Ada Gobetti
- La Porta di Vetro
- 15 apr 2024
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Aggiornamento: 5 nov 2024
Stasera, 15 aprile, alle 21, presso il Teatrino Civico di Chivasso, va in scena lo spettacolo "Ada Prospero Gobetti Marchesini, e ci mettemmo a cantare” a cura del Gruppo Union des amis chanteurs di Torino. Lo spettacolo è inserito negli eventi collaterali alla Mostra "Ada Prospero Marchesini Gobetti, una vita di impegno in nome della libertà" che si è aperta lo scorso 6 aprile.[1] Promossa dall'Università della Terza Età di Chivasso, l'iniziativa ricostruisce la vicenda umana e politica di Ada, moglie di Piero Gobetti, il giovane intellettuale liberale torinese, mente feconda e coraggiosa, morto in seguito alle aggressioni subite dai fascisti nel febbraio del 1926.
Ada Gobetti, nata Prospero, coniugata successivamente Marchesini, durante la dittatura divenne un punto di riferimento del Movimento Giustizia e Libertà fondato a Parigi sul finire degli anni Venti del Novecento da Carlo Rosselli, cui aderirono figure di grande rilievo dell'antifascismo tra cui Ferruccio Parri, futuro "Comandante Maurizio" ai vertici della Resistenza italiana, Riccardo Bauer, Ernesto Rossi, Norberto Bobbio, Giulio Einaudi, Leone Ginzburg, Vittorio Foa, Carlo Levi, Cesare Pavese.
Dal 1943 sempre più attiva nella propaganda antifascista, con l'incalzare degli eventi nell'autunno dello stesso anno Ada Gobetti assume un ruolo importante nella guerra di Liberazione, esponendosi in prima persona nel coordinare le brigate partigiane, poi come staffetta in Val Germanasca e in Val di Susa, dove opera il figlio Paolo, infine in qualità di ispettore delle formazioni di Giustizia e Libertà (GL). In quello stesso 1943, è fondatrice dei Gruppi di difesa della donna con Maria Bronzo Negarville (PCI), Irma Zampini (PLI), Medea Molinari (PSI) e Anna Rosa Gallesio (DC). Dopo il 25 aprile 1945, le fu concessa la medaglia d'argento al Valor Militare.
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