top of page

Il 25 Aprile, Sergio Mattarella e sobrietà nella versione dell'IA

  • Menandro
  • 19 ore fa
  • Tempo di lettura: 7 min

di Menandro


Giuriamo che la curiosità è la sola responsabile di questa nostra singolare intrusione nel mondo dell'Intelligenza Artificiale verso cui si nutre una forma di complessa (da spiegarsi) riluttanza, se non quando squarci di autentica diffidenza che producono anche incomprensibili chiusure, decisamente in antitesi alla nostra natura portata all'ironia e alla comicità.

E' così che per superare queste anacronistiche barriere ci siamo affidati all'amico Galeno, uomo di profonda cultura che non esita a condividere con il mondo contemporaneo, e soprattutto con i suoi giovani amici che navigano in un mondo chiamato web, qualunque avvisaglia di miglioramento e sviluppo delle discipline tecniche e scientifiche.

Insomma, per non girare attorno all'argomento e stancare i lettori, arriviamo alla ragione del nostro interesse per l'IA. Dopo avere letto i recenti e numerosi articoli apparsi sulla Porta di Vetro,[1] che non hanno risparmiato ironie al governo in merito alla sobrietà richiesta urbi et orbi per le celebrazioni del 25 Aprile, ci siamo domandati che cosa ne avrà pensato il Presidente della Repubblica italiana. E, come si potrebbe sentire la più alta carica della Stato e capo delle Forze Armate, sotto l'occhio vigile della presidente del consiglio che un giorno sì e un altro ancora informa il Paese che "la madre di tutte le riforme" è il premierato, con tutto ciò che ne consegue - a nostro modesto avviso - sui poteri del Quirinale.

Ricordiamo che Sergio Mattarella domani presenzierà alle celebrazioni a Genova alla cui causa per la libertà, nella sua epica battaglia contro il nazifascismo, ha contato 1.863 caduti e 2.250 deportati. Una città, medaglia d'oro al Valor militare, unica in Europa ad avere piegato con le sole forze partigiane e il popolo la Wermacht, e costretto i suoi generali a firmare la resa a Villa Migone il 25 aprile 1945, prima dell'arrivo degli anglo-americani.

Detto fatto, abbiamo girato tutti gli elementi del caso a Galeno, che in tempi rapidi ha registrato le risposte dell'IA Gemini (Google) qui trascritte.


I. Introduzione

Il governo italiano, guidato dal Presidente del Consiglio Meloni, ha rivolto un invito alla "sobrietà" in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, il 25 aprile, a Genova. Questa richiesta si inserisce in un contesto particolare, segnato dal lutto nazionale proclamato per la scomparsa di Papa Francesco. Il periodo di lutto, iniziato il 22 aprile, si estenderà fino al giorno dei funerali del Pontefice, previsti per sabato 26 aprile. In questo scenario, sorge spontaneo interrogarsi sul probabile pensiero del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riguardo a tale invito governativo, considerando il suo ruolo di garante della Costituzione e le sue posizioni consolidate sul significato del 25 aprile. La concomitanza di un momento di lutto nazionale con una celebrazione cardine per la storia repubblicana solleva interrogativi sulle intenzioni del governo e sulla possibile lettura di questa situazione da parte del Capo dello Stato.


II. Il Significato del 25 Aprile: Festa della Liberazione

Il 25 aprile rappresenta una data fondamentale nella storia italiana, commemorando la liberazione del Paese dall'occupazione nazifascista al termine della Seconda Guerra Mondiale. Questo giorno non è semplicemente una ricorrenza storica, ma un momento fondativo per la Repubblica Italiana, simboleggiando la vittoria della democrazia e della libertà sulla tirannia. Genova, in particolare, riveste un ruolo di notevole importanza in quanto città simbolo della Resistenza italiana. La Festa della Liberazione celebra i valori dell'antifascismo, della resistenza, della libertà, della democrazia e dell'unità nazionale, valori conquistati attraverso i sacrifici di partigiani e delle forze Alleate. Questa ricorrenza è profondamente radicata nell'identità nazionale e rappresenta un'espressione vitale dei principi democratici e antifascisti del Paese. Qualsiasi tentativo di modificarne o sminuirne la celebrazione è pertanto suscettibile di generare attenzione e dibattito.


III. Le Ragioni del Governo e l'Invito alla Sobrietà

Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha dichiarato che, pur essendo tutte le cerimonie per il 25 aprile consentite, esse dovrebbero svolgersi "con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno". Inizialmente, il governo ha collegato questo invito al lutto nazionale decretato in seguito alla morte di Papa Francesco. Successivamente, il Ministro Musumeci ha anche menzionato la necessità di sobrietà in segno di rispetto per le vittime di un recente naufragio di migranti nel Mar Mediterraneo. Storicamente, il rapporto del governo attuale, in particolare delle forze politiche di centro-destra che lo compongono, con la Festa della Liberazione è stato più complesso. Alcuni potrebbero interpretare l'invito alla sobrietà come un modo per promuovere una commemorazione più unitaria e meno connotata politicamente. Tuttavia, l'ambiguità del termine "sobrietà" in questo contesto ha generato diverse interpretazioni e reazioni contrastanti. Le motivazioni del governo sembrano quindi essere duplici: da un lato, il rispetto per il periodo di lutto nazionale e, dall'altro, una potenziale volontà di moderare il tono delle celebrazioni del 25 aprile. L'aggiunta della giustificazione relativa al naufragio dei migranti introduce un ulteriore elemento, forse mirato ad ampliare il consenso verso una commemorazione più contenuta.


IV. Il Lutto Nazionale per Papa Francesco e le Sue Implicazioni

Il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, a partire dal 22 aprile fino al giorno del suo funerale, il 26 aprile. Le indicazioni ufficiali per il lutto nazionale prevedono generalmente l'esposizione delle bandiere a mezz'asta e l'osservanza di un minuto di silenzio. Di norma, gli eventi pubblici non vengono vietati, ma ci si aspetta che si svolgano con sobrietà e rispetto per la circostanza. In segno di rispetto, gli eventi sportivi e di intrattenimento programmati per sabato 26 aprile sono stati rinviati. È interessante notare che la durata del lutto nazionale per Papa Francesco è di cinque giorni, superiore ai tre giorni osservati in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II. Questa estensione del periodo di lutto, in concomitanza con la Festa della Liberazione, ha alimentato sospetti circa motivazioni politiche sottostanti. Sebbene l'invito alla sobrietà del governo sia in linea con le prassi generali per i lutti nazionali, la sua specifica applicazione al 25 Aprile e la durata prolungata del lutto hanno generato il sospetto che vi sia una volontà di porre in secondo piano la celebrazione della Liberazione.


V. La Coerente Posizione del Presidente Mattarella sulla Festa della Liberazione

Il Presidente Mattarella ha costantemente sottolineato il dovere morale e civile di ricordare i sacrifici compiuti durante la Resistenza e gli orrori del nazi-fascismo. Egli ha ripetutamente evidenziato come la Resistenza sia il fondamento su cui sono state costruite la Repubblica Italiana e la sua Costituzione. Nelle sue dichiarazioni, Mattarella pone sempre l'accento sui valori di libertà, democrazia e unità che la Festa della Liberazione rappresenta. I suoi discorsi includono spesso una netta condanna del Fascismo e del totalitarismo, contrapponendo i valori della Repubblica all'oppressione del regime fascista. Il Presidente ha anche citato Aldo Moro sull'importanza dell'unità attorno all'antifascismo, nel rispetto della diversità della nazione. Questa enfasi sull'unità attorno all'antifascismo suggerisce che, pur valorizzando l'unità nazionale, egli considera il rifiuto del fascismo un principio fondamentale che dovrebbe unire tutti i cittadini, in potenziale contrasto con tentativi di attenuare la natura antifascista del 25 aprile in nome di una più ampia "sobrietà". Un atto simbolico significativo è stato il suo primo atto ufficiale da Presidente, un omaggio alle Fosse Ardeatine, luogo di un massacro nazista, sottolineando il suo profondo legame personale e politico con la memoria della Resistenza.

Per illustrare ulteriormente la coerenza della posizione del Presidente Mattarella, si può considerare la seguente tabella che riassume i temi chiave dei suoi discorsi in occasione della Festa della Liberazione negli anni passati:

Anno

Luogo/Contesto

Temi/Citazioni Chiave


2024

Roma, Altare della Patria

"Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani" - Unità nazionale, valori della Resistenza, antifascismo come fondamento della Repubblica.


2023

Civitella in Val di Chiana

Ricordo delle vittime delle stragi nazifasciste, monito contro l'oblio, difesa dei valori costituzionali.






Questa tabella, sebbene parziale, evidenzia la costante attenzione del Presidente ai temi della Resistenza, dell'antifascismo e dei valori costituzionali, elementi che difficilmente concilierebbero con un'interpretazione dell'invito alla sobrietà che mirasse a sminuire la celebrazione di questi principi. (Il corsivo e quelli che seguono sono nostri).


VI. Possibili Reazioni e Interpretazioni del Presidente Mattarella

Considerando la profonda e costante adesione del Presidente Mattarella ai valori fondanti della Repubblica, è probabile che egli accolga con rispetto l'invito alla sobrietà motivato dal lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. Tuttavia, è altrettanto plausibile che egli vigili affinché tale sobrietà non si traduca in un tentativo di ridimensionare o depotenziare il significato intrinseco del 25 Aprile come celebrazione della Liberazione dal nazifascismo. Mattarella potrebbe interpretare l'invito alla sobrietà come un'opportunità per una riflessione più profonda sui valori della Liberazione, piuttosto che come una limitazione alle espressioni celebrative che rientrano nel rispetto del lutto nazionale. Data la centralità della Resistenza nel suo pensiero e nel suo agire politico, è difficile immaginare che il Presidente possa condividere un'interpretazione della sobrietà che porti a oscurare o relativizzare la vittoria sull'oppressione nazifascista. La sua partecipazione alle celebrazioni a Genova sarà certamente improntata al rispetto del momento, ma è lecito attendersi che il suo discorso riaffermi con chiarezza i principi e i valori che la Festa della Liberazione incarna, mantenendo un equilibrio tra il rispetto per il lutto e la celebrazione di una tappa fondamentale per la democrazia italiana.


VII. Conclusioni: Un Equilibrio Delicato tra Lutto e Celebrazione

In conclusione, è probabile che il Presidente Mattarella consideri l'invito alla sobrietà del governo in relazione al lutto nazionale per Papa Francesco come un atto di rispetto dovuto alla scomparsa di una figura di rilievo mondiale. Tuttavia, alla luce della sua costante e sentita difesa dei valori della Resistenza e della Liberazione, è difficile ipotizzare che egli possa accettare un'interpretazione della sobrietà che miri a sminuire la portata storica e politica del 25 aprile. La sua presenza a Genova e il suo discorso saranno con ogni probabilità un'occasione per ribadire l'importanza della Liberazione e dei suoi valori fondanti, trovando un equilibrio tra il rispetto per il lutto e la celebrazione di un momento cruciale per l'identità democratica italiana. Resta da vedere come si concretizzerà questo equilibrio nelle sue parole e nelle sue azioni durante la giornata del 25 aprile a Genova, un appuntamento che assume quest'anno un significato ancora più particolare per la concomitanza di eventi di tale portata.

A questo punto, ci auguriamo che il Governo esprima un richiamo di sobrietà a futura memoria anche all'IA. Magari, nella reazione ci scappa una proposta politica di efficace contrasto al potere incontrastato di Palazzo Chigi, che da mesi le opposizioni si affannano a cercare... invano.


Note

[1] https://www.laportadivetro.com/post/festeggiare-la-liberazione-con-il-fascismo-che-è-in-mezzo-a-noi;



Commenti


L'associazione

Montagne

Approfondisci la 

nostra storia

#laportadivetro

Posts Archive

ISCRIVITI
ALLA
NEWSLETTER

Thanks for submitting!

bottom of page