Giornata della consapevolezza del debito, un allarme sociale
di Stefano E. Rossi
Se un dipendente della nostra azienda, la signora che fa le pulizie da noi a casa, un nostro parente stretto, cioè se le persone che vediamo con maggior frequenza si sono sovra-indebitate, al punto di non riuscire più a togliersi da una situazione di difficoltà finanziaria, quasi sempre noi non lo sappiamo. Esce dai discorsi comuni. È una cosa che noi non chiediamo, perché può dar fastidio e che, per vergogna o, peggio, per paura, viene tenuta nascosta dall’interessato.”
Sono le parole che Ernesto Ramojno ha rivolto, in apertura lavori, agli imprenditori, ai rappresentanti delle istituzioni e a semplici cittadini invitati al convegno organizzato dalla Fondazione anti-usura La Scialuppa CRT, che si è svolto giovedì 30 gennaio nei locali della storica sede della Cassa di Risparmio di Torino, in via XX Settembre.
L'Impegno della Scialuppa CRT
Nella sua più che venticinquennale presenza sul panorama finanziario, La Scialuppa CRT ha assistito 18 mila soggetti, favorendo, con la propria garanzia gratuita, l’erogazione di oltre 47 milioni di Euro di finanziamenti a interlocutori non bancabili da parte delle banche convenzionate.
Storico Presidente della Fondazione e primo ideatore di questo progetto di sostegno alle famiglie e alle piccole imprese in difficoltà, Ramojno s’è avvalso dell’usuale incontro d’inizio anno per rilanciare la sensibilità pubblica sul tema del sovra-indebitamento con la sua nuova proposta: individuare nel 31 gennaio la data simbolo per la Giornata della Consapevolezza del Debito.
“La scelta della data non è casuale: dopo le festività di fine anno ci dovrebbe essere quella maggiore serenità e il tempo per calcolare e per ragionare sui flussi finanziari familiari dell’anno precedente. È una prassi che deve coinvolgere tutti; io per primo lo faccio ed è utile e molto facile. Per chi incontrasse difficoltà, i volontari de La Scialuppa sono a disposizione, con uno schema appositamente predisposto, per aiutare, chi ce lo chiederà, a farlo gratuitamente e garantendo l’anonimato.”
I dati delle famiglie italiane rilevati dalla Banca d’Italia riportano che il valore complessivo del debito è sotto il 60 per cento del reddito complessivo. È più contenuto di quello degli altri Paesi confrontabili con il nostro, in particolare se si guarda al Canada, ma anche rispetto a chi ci è più vicino, come Germania e Francia. Un indicatore molto seguito nelle classifiche internazionali è poi quello dei debiti deteriorati. Mostra un’Italia del debito molto virtuosa, sia per i consumatori, che registrano insolvenze inferiori a un punto percentuale, sia sul segmento delle imprese. Pare quindi emergere un quadro nazionale positivo, che diviene ancor più confortante se volgiamo lo sguardo a quello piemontese, sotto la media del dato complessivo e anche rispetto alle regioni del nord-ovest.
Maggiori elementi di valutazione provengono dall’indagine campionaria, che, oltre agli aggregati statistici, fotografa i soggetti coinvolti e coloro che vi potrebbero rientrare in futuro. In Piemonte, l’85 per cento dei debiti è a carico di famiglie con redditi sopra la media e, per loro, l’incidenza del pagamento ritardato delle rate è contenuto nel 2 per cento. Però, è diversa l’opinione dei cittadini: ben l’8 per cento degli italiani si considera troppo indebitato e, tra questi, la percezione negativa è più marcata tra le persone anziane e quelle con redditi o istruzione più bassa.
Ludopatia, malessere in crescita
Al convegno sono intervenuti Lanfranco Suardo, Direttore della Filiale di Torino della Banca d’Italia, Anna Maria Poggi, con un messaggio registrato, Presidente Fondazione CRT, Luciana Malatesta, Consigliere Delegato Fondazione La Scialuppa CRT, Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e associazione Libera, Andrea Tortora, Responsabile Risorse Umane GTT, Pierpaolo Rivello, Procuratore Generale Corte di Cassazione, Enrico Marello, Professore Facoltà di Giurisprudenza Università di Torino e Giovanna Paladino, Direttrice del Museo del Risparmio di Torino.
Proprio quest’ultimo Ente, il MdR, rappresenta un importante tassello nel panorama torinese e piemontese per la diffusione della cultura del risparmio, della lotta al sovra-indebitamento, per l’inclusione finanziaria e, non da ultimo, al contrasto alla violenza economica, che sovente si accompagna a quella di genere. Poco conosciuto e frequentato dalla cittadinanza, il museo è la meta costante delle scuole di ogni grado e di altre istituzioni, come quelle sindacali, del lavoro e del mondo finanziario. I suoi percorsi interattivi, particolarmente accattivanti per i più giovani, e il fornitissimo archivio possono costituire un valido substrato per l’esigenza di maggior consapevolezza che il convegno de La Scialuppa si era ripromesso come obiettivo da far emergere.
Ultimo, ma non per ordine di importanza, le cause. In cima ai rischi della povertà indotta dal dissesto finanziario, Don Ciotti ha ricordato la ludopatia, sulla quale si è lungamente soffermato. È una dipendenza che coinvolge tutti i ceti sociali, non risparmia le giovani generazioni e non viene ancora contrastata con sufficiente efficacia dalle istituzioni. Inoltre, pur non costituendone l’unica fonte, alimenta pericolosamente il fenomeno dell’usura, nel quale la paura delle ritorsioni spinge molte vittime a non chiedere aiuto. È quanto emerge da uno studio recentemente condotto da Libera, che, traendone le conseguenze, lo definisce sottostimato. Infatti, sebbene solo il 3,21 per cento dei torinesi consideri che sia molto grave, il 10,55 per cento del medesimo campione intervistato dichiara di conoscere chi ne è vittima.
Tutti i relatori che si sono susseguiti sono stati infine concordi nell’affermare che un ruolo centrale nel contrasto al fenomeno dell’usura e del sovraindebitamento deve essere assunto da una maggior cultura nelle materie economiche. Sono da diffondere e da far fruire nel modo più allargato per creare la più ampia consapevolezza possibile dei rischi, utilizzando i molteplici strumenti di educazione finanziaria, a partire da quelli che sono già a disposizione, e per favorire la promozione del risparmio e la corretta gestione della spesa.
Comments