Elezioni Usa: Vance e Walz, sfida garbata tra i vice alla CBS
di Stefano E. Rossi
Ieri sera, 1° ottobre, a New York scoccavano le ore 21, le tre di notte da noi, quando il senatore repubblicano J.D. Vance e il suo avversario, il governatore democratico del Minnesota Tim Walz, comparivano sugli schermi della CBS. Si apriva l’unico dibattito pubblico ad appannaggio dei candidati alla vice-presidenza degli Stati Uniti d’America di tutta la campagna elettorale 2024. I due si sono confrontati in un incontro rispettoso, dai toni pacati e, quasi a sorpresa, privo dell’inevitabile coda di fact checking alla quale ci avevano abituati le dispute televisive e le dichiarazioni su stampa e social dei due leader che si contendono la residenza della Casa Bianca.
Molti commentatori americani propendono per attribuire al candidato repubblicano una marginale vittoria del testa a testa di ieri notte. Però, a posteriori, mettere la propria bandierina su questo evento non pare essere stato il principale intento per il quale entrambe le parti si erano meticolosamente preparate.
Infatti, la stampa Usa è unanimemente concorde nell'attribuire a questa disputa una minore efficacia di spostare in modo significativo il consenso rispetto ai precedenti posizionamenti delle persone. Perciò, l’obiettivo non dichiarato di questo match televisivo è stato di toccare le corde di quegli elettori tradizionali che bisogna riportare a casa, smuovendo gli indecisi moderati e sollecitando i dormienti a non rinunciare ad esprimere il loro voto.
Il carattere civile della discussione, volutamente incentrata sui soli temi interni agli Usa, ha interpretato il tentativo di ricomporre il disorientamento degli sostenitori della propria parte. A destra, c’è ancora da recuperare il ceto abbiente e finanziario delle metropoli, disaffezionato e troppo distante dalle espressioni violente e populiste del suo candidato. A sinistra, ancora in molti vivono la nomina di Harris, tuttora ostaggio dell’immagine impopolare accumulata nell’ultimo quadriennio, come una scelta di ripiego, benché inevitabile e per la quale ancora oggi non si riesce a provare una sufficiente spinta emotiva.
A trentatré giorni di distanza dal mitico Election Day, l’esito della contesa presidenziale è quanto mai aperto. La più impercettibile forma di affermazione negli Stati in bilico potrà risultare determinante per la vittoria finale nell’intero collegio elettorale USA. Per questo, tra l’incessante divulgazione di dati sulle intenzioni di voto e l’analisi delle tendenze, continuano ad essere sotto osservazione pressoché esclusiva le sole proiezioni di Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Ed è proprio ai loro elettori moderati che, con messaggi pacati, si sono tacitamente rivolti stanotte JD Vance e Tim Walz.
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