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La Porta di Vetro

Domani e sabato, Europa al centro di incontri e convegni

Aggiornamento: 4 giorni fa


Economia e inflazione (la Bce ha chiuso il bilancio 2023 con una perdita di 1,266 miliardi di euro, dopo 20 anni di profitti, per perseguire il suo mandato sulla stabilità dei prezzi), difesa congiunta (missione Aspides nel Mar Rosso per contrastare gli attacchi degli Houthi), agricoltura (la protesta degli agricoltori), clima ed ambiente (Green Deal): saranno questi i temi di rilievo in più dibattiti che vedranno domani, 23 febbraio, e sabato, al centro l'Unione Europea, prossima al voto per il rinnovo del Parlamento.

Dunque, ciò che si vorrebbe, come suggerisce l'ammiccante titolo "Ci piace questa l'Europa?" che propone l'Associazione "Migliorando!" nel chiamare a discutere nel tardo pomeriggio a Moncalieri con l'assessore locale alla cultura Laura Pompeo, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il parlamentare Pd Mauro Laus. Un'Europa che oggi si ritrova nell'occhio del ciclone attorno al PNRR italiano, anche se per motivi diversi: da una parte ha sollevato più di una perplessità il giudizio della Commissione Europa che ha posto in cima alla graduatoria continentale l'Italia per le opere svolte e programmate, dall'altra il voto contrario del Gruppo dei Socialisti e Democratici, alla nomina di Manfredi Selvaggi, attuale responsabile della Struttura di missione per il PNRR, come membro italiano della Corte dei Conti europea. Una nomina, secondo i parlamentari del gruppo di sinistra, che trasformano Selvaggi da controllato a controllore del suo stesso recente operato e di quello del governo italiano. Per quanto grottesco, si è nel solco delle migliori tradizioni italiche.

La settimana prossima, invece, ritornerà in primo piano l'agricoltura. I Paese membri sono intenzionati a riaprire, infatti, alcuni "atti fondamentali" della Politica agricola comune, mentre la Commissione Europea ha già anticipato che presenterà nuove misure "a breve termine" per alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori; in altri termini, la semplificazione della Pac. Fermo restando che l'Unione Europea, elemento non secondario per rintuzzare un eventuale aumento del "vittimismo" degli agricoltori, rimane il primo esportatore mondiale di prodotti agroalimentare, con una la bilancia commerciale agricola positiva che nel 2022 ha toccato i 58 miliardi di euro".

Insomma, non ci sarà penuria di argomenti in salsa europea a Moncalieri. E saranno argomenti che fatalmente incroceranno anche gli interessi, neppure così velati, delle varie anime e correnti del Pd impegnate a farsi del male sulla scelta del candidato da opporre ad Alberto Cirio per le Regionali. Scontato, infatti, che l'Europa si trasformi nelle prossime settimane anche nel più benevolo e apparente neutro "campo largo" per misurare accordi, alleanze, sostegni, convergenze per un centro sinistra piemontese, però, per la concorrenza di Liguria e Lombardia, che rischia per il secondo mandato consecutivo di non far approdare a Bruxelles un proprio rappresentante in prima battuta, e non a seguito di dimissioni, come è accaduto a Mercedes Bresso subentrata lo scorso anno di questi tempi a Francesco Majorino, in corsa per la carica di presidente della Regione Lombardia.


Un ritorno in Europa, dopo le esperienze del 2004 e 2014, che la ex presidente della Regione Piemonte, in dialogo con i lettori de La Porta di Vetro ogni lunedì con la rubrica "Orizzonti d'Europa", ha interpretato al servizio della comunità che l'ha eletta promuovendo e partecipando a più appuntamenti tematici: dalla sanità, alla riforma dei trattati, al recente

"Per un Rinascimento Europeo della Cultura" del 22 gennaio scorso, all'imminente appuntamento di sabato 24 febbraio, a partire dalla 9,30 alla Sala Kyoto dell'Environment Park a Torino in via Livorno, dedicato all'avvio del Green Deal e la transizione climatica in rapporto con il Piemonte. Quel Green Deal che il centro destra è deciso a cambiare, "per evitare che l'estremismo ambientalista faccia danni irrimediabili con i suoi ultimi colpi di coda", come ha sottolineato ancora oggi alle agenzia di stampa Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia, che nel contempo ha lanciato un altro endorsement alla presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen, per essere partita "con il piede giusto mettendo tra le priorità proprio le modifiche al green deal". Tutto secondo copione per i corridoi di Bruxelles e Strasburgo in prossimità delle elezioni, con la presidente della Commissione (la meno brava o la peggiore, a seconda degli umori, che si ricordi nella storia dell'Unione Europea) pronta a dimenarsi politicamente con i piedi in due scarpe pur di garantirsi la rielezione.

L'incontro di sabato all'Environment Park sarà scandito da tre sessioni distinte, ultima quella su "Policy e Politica per l'ambiente" che vedrà a confronto Mercedes Bresso con il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il rettore del Politecnico Stefano Corgnati, e Valdo Spini, intellettuale, economista, ministro dell'Ambiente negli anni Novanta, nei governi Amato I e Ciampi.









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