Dispiegato l'esercito di Israele al confine con la Striscia di Gaza
Aggiornamento: 22 nov 2023
Le forze armate dello Stato di Israele, IDF, sono dispiegate (nel video) al confine con la Striscia di Gaza. E con esse - il dispiegamento è comunque soltanto parziale rispetto alla potenziale di fuoco israeliano - è messa in campo anche la poderosa macchina propagandistica per impressionare la popolazione civile palestinese e consigliarla ad abbandonare in via transitoria - come assicura Tel Aviv - territori, case e pezzi importanti del proprio passato. Esodo contrastato da Hamas, che a sua volta fa sponda sulle emozioni e la rabbia dei civili per garantirsi gratuiti scudi umani da opporre a Israele che ha sua volta ha offerto la possibilità di accesso a due corridoi umanitari ai palestinesi in fuga verso sud.
Tutto appare ora come una cesura dolorosa e sofferta per il senso di comunità coltivato dai palestinesi nella disperazione e nella miseria, vivificato dal sogno misto a speranza del cambiamento. Così, insieme alla politica divisiva e distruttiva dei governi di destra agli ordini di Netanyahu, Hamas e i suoi sodali sono riusciti con l'attacco di scorso sabato a sbriciolare e a camminare con furia omicida sulle macerie, su ciò che era rimasto della convivenza civile tra israeliani e palestinese.
In qualunque caso, la lugubre macchina da guerra raderà al suolo Gaza, ha garantito il premier israeliano Netanyahu, moderno Attila del terzo millennio, arcisicuro che nella sua traiettoria storica nessuno intralcerà le azioni all'interno, né all'esterno si profilano o un generale Ezio o un Papa Leone I capaci di fermarlo. Le premesse sono chiare da stamane con l'ordine formulato dall'IDF alla Mezzaluna Rossa palestinese di evacuare l'ospedale "Al-Qads" a Gaza City entro le 18. Da quell'ora, comincerà il cannoneggiamento dell'ospedale per eliminare i leader dell'organizzazione terroristica di Hamas che trovano rifugio nei tunnel degli ospedali, trasformati in depositi di armamenti e munizioni. Ospedali negli obiettivi. Sa di sacrilego. Ma, dopo il genocidio, Israele ha cambiato le regole d'ingaggio e di gestione della guerra, come più volte ricordato dal ministro della Difesa Galant. E dunque, anche l'ospedale "Al-Qads" verrà spazzato via.
In questo contesto, i comandamenti dei figli di Abramo si sono ridotti drasticamente ad uno solo: decapitare Hamas. Infliggere cioè all'ala militare e alla stessa organizzazione politica una punizione esemplare da tradurre in un monito universale a chi continuerà a mettere in discussione l'esistenza di Israele. In particolare, a tutti i Paesi arabi e non, e alla jihad islamica, che si cullano nel proposito di finanziare e sostenere in eterno la linea del terrore contro Tel Aviv.
La "pulizia antiterroristica" è in atto da giorni e nelle ultime ore ha subito una ulteriore accelerazione: caccia da combattimento, elicotteri da combattimento e droni armati di missili aria-terra sorvolano la Striscia di Gaza per colpire militanti e i capi di Hamas. In proposito, come annunciato in un comunicato congiunto del portavoce dell'IDF e dei portavoce dello Shabak (Shin Bet), il servizio segreto, uno dei comandanti della forza 'Nakhba', che aveva guidato le milizie di Hamas nel massacro di civili inermi negli insediamenti israeliani intorno a Gaza, è stato eliminato. Si tratta di Ali Kachi. Gli aerei dell'IDF (nel video), sotto la guida dell'intelligence dello Shin Bet e dell'intelligence militare AMAN, lo hanno hanno "seppellito" sotto le macerie della sua abitazione.
Intanto, l'organizzazione paramilitare Hezbollah ha scatenato un massiccio lancio di bombe di mortai dal territorio libanese verso l'area del Monte Dov, contro cui è iniziata l'intervento militare di contrasto dell'IDF.
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