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Diritto allo studio: le stranezze della Giunta regionale Cirio

Nadia Conticelli

Riceviamo e pubblichiamo.


Quello che ha fatto un po’ male oggi all’inaugurazione dell’Anno Accademico al Politecnico, un’eccellenza della cultura, della formazione e della ricerca a livello internazionale, e un prestigio e un’opportunità concreta per la nostra città, è stato vedere mezza Giunta regionale in prima fila, mentre solo ventiquattr’ore fa, gli studenti fuori sede sono stati ricevuti in un’aula semivuota di Palazzo Lascaris alla presenza solo delle opposizioni.

I ragazzi e le ragazze manifestavano sotto palazzo Lascaris per la mancata erogazione delle borse di studio e non solo non hanno ricevuto risposta, pur avendo il Consiglio Regionale deciso l’audizione, disertata poi dalla maggioranza di governo. Sul tema la Giunta Cirio non ha voluto interloquire neppure nell’aula consiliare. Per i 18 mila studenti aventi diritto alla borsa di studio Edisu si aspetta il trasferimento dalla Regione di 50 milioni di euro. Non siamo tornati a vedere in graduatoria le fasce degli “idonei non finanziati”, ma anche chi avrebbe diritto al sostegno lo ha ricevuto solo virtualmente, mentre affitti, spesa e bollette vanno pagati mese per mese.

Chissà questa mattina applaudendo al complesso e proficuo sistema di internazionalizzazione del Politecnico, tra i doppi diplomi di laurea, i Campus e gli Hub, come pensavano gli assessori regionali presenti e lo stesso presidente Cirio di poter attrarre quegli studenti senza opportunità abitative, senza borse di studio, senza agevolazioni sui trasporti?

Nella sala piena dell’Aula magna dell’Auditorium incombeva quell’altra sala, del consiglio regionale, vuota.


Nadia Conticelli, consigliera regionale Partito Democratico

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