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Demiral, nuovo ambasciatore per l'ingresso della Turchia in Europa

di Menandro


Le agenzie di stampa hanno diffuso in queste ultime ore una notizia su Merih Demiral, l'eroe della nazionale della mezzaluna che ha garantito con la sua doppietta ai danni dell'Austria il passaggio ai quarti di finale della Turchia guidata dall'italiano Vincenzo Montella. Il difensore, che ha giocato per più stagioni in Italia con la maglia di Sassuolo, Juventus e Atalanta, è stato sorpreso, dopo il secondo goal, salutare i tifosi del suo Paese con le dita che simboleggiano i "lupi grigi", il movimento estremista e nazionalista di destra della Turchia coinvolto nell'attentato subito a Roma da papa Giovanni Paolo II il 13 maggio del 1981 ad opera di Ali Ağca. Ma il gesto, che il regolamento della Uefa vieta, è fuorilegge proprio in Austria (e in Germania), per cui sono in molti a domandarsi se non sia stato cercato, voluto come provocazione da Demiral nei confronti della giustizia austriaca. Il quale non si è neppure sottratto a possibile fraintendimenti, affermando che aveva deliberatamente in mente «un motivo preciso, collegato alla mia identità turca. Sono incredibilmente fiero di essere turco, e mi sono sentito orgoglioso dopo aver segnato. Volevo esprimerlo e sono felice di averlo fatto».

Demiral non è nuovo ad atteggiamenti radicali e ultranazionalisti. Dal sito web: "nell'ottobre 2019, come altri suoi compagni di nazionale, anche Demiral ha espresso pubblicamente il suo sostegno verso l'offensiva turca nella Siria nordorientale, al contrario condannata da gran parte della comunità internazionale: una presa di posizione vista, in patria e presso simpatizzanti turchi, come segno di patriottismo, e invece tacciata, da critici e sostenitori della causa curda, di essere un endorsement verso le politiche del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.[1]

Altrettanto reattiva la presa di posizione turca. Dalla capitale Ankara è arrivata a stretto giro di posta la nota di protesta all'ambasciatore tedesco per le dichiarazioni contro il boicottaggio dei "simboli dell'estrema destra turca negli stadi" tedeschi. Tra l'altro, il ministero degli Esteri turco ha giudicato "inaccettabile" l'inchiesta aperta dall'Uefa a carico di Demiral ai sensi dell’articolo 31 del Regolamento Disciplinare, in relazione al presunto comportamento inappropriato del giocatore. L'inchiesta, secondo la migliore politica della distensione..., viene interpretata da Ankara come un tentativo di gettare un'ombra sui risultati della nazionale.

Se la Erdoğan e la Turchia volevano accreditarsi con le vittorie all'Europeo in Europa, si può categoricamente affermare che ora, dopo la finissima iniziativa di Demiral, la missione è davvero impossibile. Anche a destra, si comincia a stare stretti.


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