Commemorazione 18 dicembre: "Il governo sciolga i gruppi neofascisti"
L'invito al Governo Meloni ad esercitare tolleranza zero nei confronti delle organizzazioni che si rifanno ideologicamente e nei comportamenti al Partito fascista è stato lanciato durante la commemorazione della strage del 18 dicembre 1922, quando lo squadrismo fascista torinese, capitanato da Piero Brandimarte, seminò il terrore tra i dirigenti e militanti della Camera del Lavoro e dei partiti di sinistra, socialista e comunista.
Gli undici martiri, uccisi dal livore fascista - Pietro Ferrero, Carlo Berruti, Cesare Pochettino, Matteo Chiolero, Erminio Andreoni, Andrea Chiomo, Matteo Tarizzo, Leone Mazzola, Evasio Becchio, Giovanni Massaro, Angelo Quintagliè - sono stati ricordati nelle orazioni di Boris Bellone, del Comitato esecutivo dell'ANPPIA (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), e figlio di Sergio Bellone, perseguitato politico antifascista, condannato a 14 anni di carcere dal regime mussoliniano, e dall'assessore comunale di Torino Jacopo Rosatelli.
Alla manifestazioni hanno partecipato il presidente dell'Anpi provinciale di Torino Nino Boeti e membri della Segreteria Anpi provinciale e delle sezioni torinesi, e numerosi esponenti politici e sindacali.
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