top of page

Chiuso il Sinodo degli 850 anni. Riconfermata Moderatora Alessandra Trotta

di Piera Egidi Bouchard


Si è concluso nel pomeriggio di oggi, venerdì 30 agosto, a Torre Pellice, il Sinodo valdese. In un anno speciale per le celebrazioni degli 850 anni del Movimento religioso nato dalla forza spirituale di un ricco mercante, Valdo di Lione, che alienò i suoi beni ai poveri, il Sinodo continua ad esprimere l’unità di tutte le chiese (valdesi e metodiste, insieme dal 1975) ed è la massima autorità della Chiesa in materia dottrinaria, legislativa, giurisdizionale e di governo. Come ricorda la Chiesa Valdese, "esso è costituito dai deputati delle chiese locali, da un numero di pastori e pastore equivalente e dai responsabili di particolari settori di attività. Ai membri con voce deliberativa si aggiunge un numero variabile di membri con voce consultiva". Domenica scorsa si è aperto con il culto durante il quale i futuri ministri, al termine dei loro studi e dopo un esame pubblico, si impegnano a servire nella Chiesa e vengono consacrati con l’imposizione delle mani da parte di tutti i membri dell’assemblea.


A larghissima maggioranza è stata rieletta Moderatora la diacona metodista Alessandra Trotta (nella foto in alto), e il suo discorso d’investitura è stato salutato da un lungo applauso: per la prima volta lo sguardo diretto e intelligente di questa tosta avvocata palermitana si è velato di una lacrima, subito ricacciata con l’abituale self-control. L’avevo intervistata per il Decennio ecumenico di solidarietà delle chiese con le donne, e scrivevo: “La prima volta che l’ho vista in azione, questa giovane donna poco più che trentenne, era a Torre Pellice al Sinodo del ’98, dove era stata eletta vicepresidente: e con che garbo, competenza, ma anche polso, sapeva dirigere l’assemblea, su quel podio laggiù in fondo, questa ragazza siciliana bruna e piccolina!” ( “Sguardi di donne” Claudiana, 2000).

Fin da tanti anni fa ne avevo intuito la forza, l’equilibrio e il valore di una vera dirigente, e alla fine dell’intervista, alla domanda su quale professione avrebbe scelto, con la sua risposta decisa “l’avvocato civilista!” le avevo pronosticato - cosa che lei ricorda sempre ridendo - che sarebbe invece stata un bravo quadro ecclesiastico...

E adesso nel suo discorso rivela la sua passione lucida e di fede per la comunità dei credenti, dove la chiesa è un puzzle e “ogni tessera, ogni individuo è essenziale per creare una visione completa”: giovani e inclusione sono presenti nel suo pensiero, per mantenere nella chiesa “la sua integrità come corpo intergenerazionale”. Una preoccupazione invece è che nella polis emerga sempre di più una crisi della democrazia, mentre “la coesione di una comunità civile è fondata sui diritti e la solidarietà”.

Ma al tempo stesso, “a chi rivendica l’identità, i valori cristiani come fondamento di unità e coesione, dobbiamo saper porre un altro quesito, e saperlo porre anche a noi stessi/e: possono esistere e resistere i valori cristiani senza fede?”

Nella successiva conferenza stampa, la Moderatora ha illustrato gli Atti principali di questo Sinodo, e in particolare, riguardo alla cittadinanza ha detto: “Auspichiamo l’approvazione di una legge che farà bene al paese, che dovrebbe essere un’iniziativa bipartisan, e sarà portatrice di civiltà.”

Un'importante ricorrenza ecumenica aspetta tutte le chiese cristiane il prossimo anno, per i 1700 anni dal Concilio di Nicea: “Vogliamo fare un salto di qualità – ha detto – oppure essere testimoni di incoerenza? Sarebbe bello, ad esempio, poter festeggiare la Pasqua nella stessa data per tutte le chiese cristiane, così come riuscire un giorno a celebrare insieme la Cena del Signore.”

E la Comunione è stato il momento centrale che ha chiuso il Sinodo, che è concepito come un unico culto, inaugurato con la predicazione e la consacrazione dei candidati, che si chiude alla fine dei lavori, ed è presieduto dal Presidente dell’assemblea - il pastore Claudio Pasquet - insieme a tutto il Seggio. La Comunione viene distribuita nelle due specie del pane e del vino (succo d’uva) e, data la concezione teologica, vi può accedere ogni persona che lo desidera, anche di altra confessione, e anche i bambini.

Ed è stato bello che proprio loro, che avevano richiesto nel “Sinodo dei bambini” di essere coinvolti nel culto, siano stati da subito esauditi, e abbiano potuto per la prima volta  tutti quanti a turno leggere un pensiero, una piccola preghiera di intercessione.


56 visualizzazioni0 commenti

Comments


L'associazione

Montagne

Approfondisci la 

nostra storia

#laportadivetro

Posts Archive

ISCRIVITI
ALLA
NEWSLETTER

Thanks for submitting!

bottom of page