top of page

Amministrative e maggioranza: in agguato la trappola Meloni

di Giancarlo Rapetti


La nazionale italiana di calcio, pareggiando con la Croazia, si è qualificata agli ottavi di finale del Campionato Europeo. Alcuni commenti sono stati: il pareggio era un risultato sufficiente per la qualificazione; la vittoria sarebbe stata più soddisfacente; anche con la sconfitta la squadra si sarebbe qualificata, in quanto migliore terza. Sembrano le dichiarazioni dei medici chiamati dalla Fata Turchina al capezzale di Pinocchio. Sembrano anche, però, molti dei commenti ai risultati degli ultimi ballottaggi per le elezioni comunali.


Il voto dà senso alla democrazia, non al Governo

E’ cominciato il gioco dei numeri, che maneggiati con più o meno disinvoltura, si prestano a interpretazioni non univoche. Tutte però basate su di un assunto pericoloso, che snatura il senso stesso delle elezioni: cioè che ogni elezione è, prima di tutto, un test di gradimento del Governo o meglio ancora del suo Capo. Che a fare questo gioco, per convenienza, sia la maggioranza al potere, è comprensibile. Che ci caschino le opposizioni è un segnale di debolezza, culturale e politica. Tra l’altro, in termini puramente pratici, il test c’è già stato con le elezioni europee che, a parte una ulteriore diminuzione del numero dei votanti, ha registrato una sostanziale conferma del risultato del 25 settembre 2022, con un campione (totale) ben maggiore di quello dei ballottaggi alle comunali.

L’aspetto più grave, però, è che le opposizioni stanno affogando nel gorgo Meloni: quello secondo cui le elezioni non servono per eleggere dei rappresentanti che amministrano la cosa pubblica rendendo concreto l’esercizio della sovranità popolare; servono per decretare il gradimento del Capo del Governo, il quale pensa a tutto e “non c’è più niente da discutere”.

Per una volta, gli elettori sono stati più accorti dei politici: hanno scelto chi preferivano per amministrare i rispettivi Comuni, senza farsi troppo condizionare dalle logiche di schieramento. La prova empirica sta nel fatto che le coalizioni a sostegno dei Sindaci eletti sono diverse da luogo a luogo: hanno contato più le persone che le etichette, come dovrebbe essere quando si elegge, cioè si sceglie; sono le persone, non le bandiere, più o meno logore o stinte, che poi assumono i provvedimenti che incidono sugli amministrati. Invece la sinistra, che tende ad attribuirsi una presunta superiorità culturale, sta subendo proprio la cultura propagandata dalla destra.


Legge Acerbo: il passo è breve

La quale destra sta prendendo la palla al balzo e progetta una revisione della legge elettorale comunale, per abbassare la soglia della vittoria elettorale dalla maggioranza assoluta alla maggioranza del quaranta per cento. Una soglia inferiore alla maggioranza assoluta è la riaffermazione del principio che vince la minoranza più forte. Cosicché nessuno ha motivo di parlare a tutto il popolo, gli basta mobilitare i propri elettori, nell’interesse dei quali governerà, in contrapposizione al resto del mondo, e addio coesione sociale.

Rotto il tabù della maggioranza assoluta, saranno le convenienze del momento a decidere la soglia, a piacimento. La Legge Acerbo del 1924, per esempio, aveva individuato il venticinque per cento. Tra l’altro, questi meccanismi sono efficaci prima ancora di essere applicati. Per esempio la Legge Acerbo spinse cattolici e liberali, timorosi di essere del tutto esclusi, a confluire nel “Listone Mussolini”. Oggi le leggi elettorali maggioritarie spingono ad alleanze contro natura e alla subordinazione dei partiti più deboli a quelli presunti più forti a livello nazionale: con il risultato che meno cittadini si riconoscono in questi coacervi, calano i votanti e il meccanismo perverso si autoalimenta.

Continuino pure i politici di opposizione a dire che i problemi sono altri, a disdegnare con sufficienza le battaglie sulle leggi elettorali e sulle “riforme” costituzionali. Per citare Nanni Moretti (nel film Bianca del 1984, anno di rivolgimenti sociali), “Continuiamo così. Facciamoci del male”.


*Componente della Assemblea Nazionale di Azione

44 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page