Ai lettori della Porta di Vetro Auguri di Buona Pasqua 2025
- La Porta di Vetro
- 17 ore fa
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Aggiornamento: 1 ora fa
Né si dica che l’immane conflitto non può comporsi senza la violenza delle armi. Depongasi il mutuo proposito di distruzione; riflettasi che le Nazioni non muoiono: umiliate ed oppresse, portano frementi il giogo loro imposto, preparando la riscossa e trasmettendo di generazione in generazione un triste retaggio di odio e di vendetta.
[...] È questo il grido di pace, che più alto erompe in questo triste giorno dall’animo Nostro; e Noi invitiamo quanti sono gli amici della pace nel mondo a darCi la mano per affrettare il termine della guerra, che ormai da un anno ha cambiato l’Europa in un vasto campo di battaglia.
Benedetto XV, nel primo anniversario dello scoppio della Grande Guerra.
Il 1° il primo agosto 1917, il Pontefice con gli occhi davanti agli “orrori della terribile bufera che si è abbattuta sull'Europa”, scrive una lettera ai capi dei popoli belligeranti chiedendo loro di giungere ad affrettare la fine di questa calamità, a serene deliberazioni della pace, di una pace giusta e duratura [...] quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale, ogni giorno più, apparisce inutile strage”.
In questa Pasqua in cui lo spirito della cristianità è stato ancorato con fermezza al messaggio evangelico di Pace e di Fratellanza da un Papa affaticato, ma indomito, come Francesco, il valore universale della Pace e dell'ostracismo alla guerra riporta alla memoria le esortazioni di Benedetto XV, un altro Papa coraggioso nel levare la voce nel più totale isolamento e a dispetto dell'assoluto conformismo di quei tempi.

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